Tagliate il pane a fette e mettetelo in una ciotola. Aggiungete il latte e mescolate finchè tutto il pane sarà bagnato. Lasciate riposare per non meno di un’ora: deve diventare una “pappa”.
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Infarinate bene i canditi e la frutta secca, così in cottura non affonderanno e si distribuiranno uniformemente.Aggiungete alla “pappa di pane” lo zucchero, il burro a temperatura ambiente e a fiocchi, l’uovo, il rum, i canditi, le mandorle e/o le noci ed il pizzico di sale. Mescolate. Unite il cacao e mescolate per amalgamare bene il tutto.
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Versate il composto in una teglia foderata con carta da forno o imburrata (in questo caso meglio usare una teglia con cerniera). NON LIVELLARE. Ricoprire la superficie con qualche mandorla intera e zucchero. In tal modo, in cottura, si formerà una deliziosa crosticina: quindi più zucchero si metterà e più la crosta sarà golosa.
Cuocete in forno preriscaldato a 200 gradi per 30-40 minuti. per verificare la cottura nfilate uno stecchino nell’impasto, se estraendolo sarà asciutto la torta è pronta.
Lasciate intiepidire la torta nel forno. Toglietela dalla teglia e fatela raffreddare su una griglia perchè asciughi bene. Una volta raffreddata, se volete, spolverate con zucchero a velo vanigliato.
Vino
Albana amabile di Romagna, Vin Santo (Toscana), Elba Spumante (Toscana), Moscato (Piemonte – Lombardia), Moscato Passito di Pantelleria.
In alternativa al vino, data la presenza del rum per la preparazione della torta, non sarebbe male far seguire: un bicchierino di rum per gli adulti, ed un bicchiere di latte con una spolverata di cacao, in superficie, per i bimbi.
- Il pane nella cucina povera della Toscana è un ingrediente molto presente: pane come entrata, pane come minestra, pane come dolce, bruschette all’aglio e olio, crostini con fegatini…
Nasce nel Rinascimento il pane azzimo, alla corte di Lorenzo de’ Medici come letto a pietanze di carne e di pesce ricche di spezie ed aromi. Le fette di pane venivano poi date al popolo che le usavano per le minestre di pane e la ribollita.