Ho capito in seguito che quello che veniva definito un capriccio quand'ero piccola e metodicamente e con precisione chirurgica toglievo dalle polpettine di carne i pezzi visibili di cipolla, altro non era che la ricerca istintiva di armonia delle consistenze. Più tardi ho capito che con le consistenze si può anche cercare il contrasto con risultati strepitosi, ma non sono mai riuscita ad accettare la croccantezza dei pezzettini di cipolla cotta tra i denti.Quando quindi devo tritare una cipolla mi armo di santa pazienza e la riduco in poltiglia con la mezzaluna. Oppure, se sono di fretta la grattugio ai fori grandi della grattugia che non creando tagli netti si ammorbidisce molto più velocemente.Coerentemente, quando vedo una ricetta con le cipolle, all'inizio sono diffidente. La scruto bene, leggo con molta attenzione il taglio e la cottura e se mi convincono entrambi, la provo.E' il caso di questa torta rovesciata del bravo cuoco e vincitore del primo master chef Grecia AkisPeretzikis, che ho provato con grande apprezzamento di famigliari e amici.
Ingredienti:
- 4 cipolle grandi (rosse e bianche miste)
- 4 cucchiai da minestra di olio evo
- qualche fogliolina di timo fresco o un pizzico di timo secco
- 125 gr. di farina 00
- 125 gr. di farina integrale (io ho messo integrale di segale)
- 1 cucchiaio da tè di baking powder (lievito chimico)
- 200 gr. di feta
- 150 ml di latte
- 75 gr. di burro
- sale
- pepe macinato fresco
Infornare per circa 25 – 30 minuti. Togliere dal forno, lasciare raffreddare un po' e rovesciare sul piatto di portata. Spargere sopra la feta rimanente.