E' la conclusione alla quale sono giunti studiosi del Center on the Developing Child - Harvard University. Il dott. Jack P. Shonkoff, direttore del Centro, ha lanciato una campagna contro il toxic stress durante l'infanzia.
Saper affrontare le difficoltà fa parte dell'apprendimento del bambino nel corso di un sano sviluppo. Di fronte a una minaccia il nostro corpo innesca una serie di reazioni. L'adrenalina fa innalzare il ritmo cardiaco e respiratorio così che arrivi più sangue a braccia e gambe; il cortisolo (ormone dello stress) aiuta a mantenere alto il livello dello zucchero nel sangue al fine di produrre più energia. Finita la minaccia, il corpo tende a ritornare alla normalità. Se invece la risposta allo stress è estrema e di lunga durata, si possono avere delle ripercussioni dannose nel corso di tutta la vita.
Gli studi distinguono tre tipi di risposta allo stress:
- Positiva: è quella che fa parte di un normale e sano sviluppo. Brevi della frequenza cardiaca e lieve innalzamento dei livelli ormonali (es.: l'arrivo di una nuova baby sitter)
- Tollerabile: il corpo attiva sistemi di allarme in misura maggiore per cause più gravi e prolungate quali un lutto familiare, un disastro naturale, o un brutto incidente. Una reazione allo stress limitata e supportata dagli adulti consente al cervello e agli altri organi di recuperare.
- Tossica: un bambino che sperimenta in maniera forte e/o prolungata delle avversità, come ad esempio l'abuso fisico o emotivo.