Magazine Diario personale

tra due giorni è l'8 marzo e noi siamo ridotti così

Da Dony

Si chiamano Femen.
La loro forma di protesta in topless puo' essere condivisibile o meno.
In fondo si puo' protestare benissimo anche tenendosi i vestiti addosso.
Piu' che altro mi infastidiscono i falsi moralismi, soprattutto da parte di quella massa che ha sempre accettato di buon grado tette e culi al vento propinati in grande abbondanza dalla nostra televisione e dai giornali.
Delle Femen avevo gia' parlato in un post della scorsa settimana: l'episodio della contestazione a Berlusconi è sempre lo stesso, con la differenza che stavolta sentiamo anche le loro voci, e soprattutto possiamo vedere meglio come sono state trattate.


Immagini che si commentano da sole, ma figuriamoci se mi privo della possibilita' di commentarle anch'io, pur consapevole del rischio che prima o poi il mio blog possa essere imbavagliato.
Mi impegno ad essere breve, e soprattutto a contenermi, non essendo la diplomazia il mio punto forte.
A parte il fatto che sono rimasta allibita leggendo su Youtube alcuni commenti che, per lo spavento procurato al bambino presente sulla scena, colpevolizzano esclusivamente le ragazze con le loro urla.
Invece gli energumeni in divisa che si sono gettati su di loro per bloccarle chi sono, i santi della situazione???
A parte questo dicevo...
Posso anche sforzarmi, e sottolineo SFORZARMI, di comprendere il tentativo di coprire le ragazze seminude, sebbene mi sfugga come mai non si intervenga con altrettanta solerzia quando davanti alle telecamere di uno spettacolo televisivo compaiono le classiche signorine svestite che ancora un po' gli si vede pure il pancreas...è proprio vero che, citando una fonte dal web che linkero' alla fine del post " il nudo femminile, se non è mercificato a scopo commerciale, non è tollerato".
Quello che invece non posso capire affatto, nè tantomeno giustificare, perche' posso solo condannarlo, è il gesto di zittirle usando la violenza.
Se non è violenza quella al minuto 1:08 del primo video ditemi voi cos'è, e anche nel secondo video le reazioni del solito Rambo mi sembrano francamente esagerate, perfino qualche civile interviene in difesa delle ragazze, e al minuto 0:49 se prestate attenzione si sente qualcuno dire " le state strangolando oh!".
Quando poi alla fine del secondo video il suddetto Rambo chiede agli astanti di chiudersi cortesemente a cerchio intorno a Inna, la leader delle Femen Italia...ma vedi di andare cortesemente affanc...!!!!
Comunque non mi sono limitata a guardare queste testimonianze filmate, ho anche vagato qua e la' nel web per capire da che parte fosse schierata l'opinione pubblica.
Ho trovato pochissimi consensi al modo con cui le Femen manifestano il loro dissenso, ma questo me l'aspettavo.
Cio' che invece non mi aspettavo affatto, e che mi ha lasciato l'amaro in bocca, da vittima di una violenza quale sono stata a mia volta, è che se il nudo femminile non viene tollerato, invece si tollera benissimo l'umiliazione fisica che hanno subìto le tre ragazze, legittimando così l'abuso di potere che schiaccia la liberta' di espressione, proprio come avviene in una dittatura.
La piu' grande assurdita' di questa Italia che capisco sempre meno.
Ma non l'unica: a manifestare contro lui, non me lo fate nominare piu' di tanto che poi mi si impennano le visualizzazioni -per lui???!!!- e mi girano le balle, c'erano le tre ragazze ucraine alle quali poi, vedi minuto 3.11 del secondo video, si aggiunge anche una donna italiana, che evidentemente contagiata dalla grinta est-europea si lascia prendere la mano lanciandosi in qualche timido " basta Berlusconi", nulla di paragonabile alle grida incazzate delle Femen, pero' complimenti signora, almeno lei ci ha provato...
Invece il resto delle donne italiane, sottoscritta compresa...

DOVE ERAVAMO???

Ok, avevo detto che sarei stata breve.
Aggiungo solo, per chi fosse interessato ad approfondire meglio il fenomeno delle Femen,  un link che un'amica mi ha girato qualche giorno fa'.
http://comunicazionedigenere.wordpress.com/2013/01/06/femen-tette-decostruzioni-e-ricostruzioni/

E' da questa fonte che proviene la citazione che ho riportato nel post.
Personalmente ho trovato questo articolo illuminante.
Mesi fa' vidi alcune foto di una manifestazione delle Femen contro l'anoressia, ma osservando i loro corpi così magri (al punto da rasentare la perfezione, come penso' quella parte della mia mente ancora offuscata dalla malattia) sinceramente non le trovai molto credibili.
Diciamo pure che mi sembro' una pagliacciata.
Conoscerle meglio attraverso la voce obiettiva di qualcuno che, pur appoggiando questa forma di attivismo, non nasconde eventuali dubbi e perplessita', mi ha aiutata a rivedere l'opinione che me ne ero fatta tempo addietro.
Non mi smuovo comunque dalla convinzione che si possa far valere le proprie ragioni anche senza esibire le tette.
Specie in un Paese come il nostro, dove il piu' accanito spettatore della tetta esibita rimane il testosterone.


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