Il caso Parolisi Rea è uno dei più seguiti da tutta la net italiana. Le notizie di rincorrono a tempo di record e i blogger al pari dei quotidiani nazionali battono indiscrezioni, curiosità, probabilità a velocità supersonica. Noi da diverse settimane proviamo a tenere aggiornati i nostri lettori. Ma il botta e risposta è cosi continuo ed assiduo che, a volte non si fa in tempo a scrivere tutto. Parolisi come è noto è stato trasferito per competenza, al carcere di Teramo, e, qualche ora fa leggiamo che su indicazione della procura di Teramo, il gip Giovanni Cirino ha disposto l’arresto di Salvatore Parolisi, marito di Melania Rea, ritenendolo l’assassino della giovane mamma di Somma Vesuviana. Sappiamo bene quanto sia grave l’accusa rivolta al giovane caporalmaggiore: ”omicidio aggravato dal grado di parentela e dalla crudeltà, concorso in vilipendio di cadavere e aver profittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa”. In tutto ciò però non mancano novità che vanno dalla foto di cui abbiamo ampiamente parlato, ed è di qualche minuto fa un nuovo scoop. L’avvocato Gionni, legale di Rea avrebbe dichiarato che la Megane Scenic di cui tanto si è scritto non sarebbe nera bensì Rossa, cosi riportano vari blog e diversi siti informativi della rete. Ovvero gli studenti dell’Istituto geometri di Ascoli che quel 18 aprile si trovavano nei pressi delle altalene di Colle San Marco avrebbero fotografato una auto di colore rosso e non, dunque, scura come la Renault Scenic di Parolisi.E, sembra che l’auto rossa sarebbe stata parcheggiata lungo la strada che dal pianoro sale in direzione di Colle San Giacomo, che dal punto dove è stata scattata la foto risulta più distante rispetto al parco delle altalene dove Parolisi afferma di essere rimasto a far giocare la piccola Vittoria mentre attendeva, secondo la sua versione, il ritorno della moglie. Come se non bastasse anche la questione dei capelli di donna potrebbe essere stata travisata da chi fa informazione infatti stamane , Avv. Gionni, ha diffuso una nota in base alla quale si asserisce che la notizia sarebbe falsa.Non sarebbe stato trovato alcun capello sul corpo di Melania, bensì solo uno nero come i suoi, sulla scarpa sinistra.
Secondo le agenzie poi oltre alle processioni macabre che quotidianamente vedono le Casermette meta di pellegrinaggio, Parolisi riceverebbe, stando alle agenzie, lettere d’amore su cui forse si concentrerà l’attenzione degli inquirenti. Se nel più noto social network, facebook, si creano diversi gruppi e fanpages contro Ludovica Perrone, a suo favore, o su Melania, uno addirittura tra il serio ed il faceto avverte le donne di stare attente su dove e come urinano, i messaggi che riceve Parolisi sono in carta, perchè in carcere si riceve solo la normale corrispondenza. Il Messaggero trascrive alcuni di questi testi, note forse di “donne innamorate”.«Sono qui che ti aspetto» oppure «Salvatore ti voglio bene». Insomma un giallo a tinte fosche con tanto di fans di parte e di contro parte che si affannano nel reale e nel virtuale.
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