Ve l'ho detto che ho incontrato due signore italiane in libreria?Eh si. Ero in questa piccola libreria a Brattleboro e ho sentito parlare italiano. Ovviamente mi si sono rizzate le orecchie, visto che e' veramente improbabile trovare un mio simile in un paesino del Vermont, ma tant'e'...mi giro e vedo due donne, che discutevano con un libro aperto in mano.
Una molto anziana, l'altra sulla cinquantina. Mi sono avvicinata e con la mia solita sfacciataggine mi sono presentata e ho chiesto se erano italiane. Alla signora anziana si sono illuminati gli occhi, mi ha sorriso e si e' presentata in italiano. "Piacere, Ines, e questa e' mia figlia Laura". Abbiamo cominciato a parlare e mi hanno invitato a cena.Ines ha una storia interessante, come lo sono spesso le storie degli emigranti. Originaria di Piacenza, sposata con un napoletano conosciuto a New York, vive ora nel Rhode Island. La madre di Ines e' emigrata negli Stati Uniti con la famiglia, quando era ancora una bambina e ha fatto le scuole qui. Il suo americano era perfetto, dice Ines, senza accento. Hanno preso la cittadinanza, ma sono poi tornati in Italia perche' non riuscivano ad abituarsi,. Quando Ines e' nata, hanno deciso di trasferirsi di nuovo negli Stati Uniti, per via della guerra.
A New York Ines ha conosciuto Salvatore, "un gran bel ragazzo...ma un cafone, cosi mi dicevano tutti, era napoletano! Ma a me non importava. Con me era gentile".
Comunque sia, alla fine si sono sposati, col bnestare dei fratelli e un po' meno dalla madre, e hanno deciso di restare negli Stati Uniti. "Ma l'Italia, quella non la scordi mai".