Magazine Cultura

Traduttori si è

Creato il 30 agosto 2013 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Irene Sorrentino Mi sono laureata in Lettere all’Università di Helsinki presso il Dipartimento di Lingue moderne e lavoro da circa due anni come traduttrice editoriale dal finlandese. Dedico la maggior parte del mio tempo (prevalentemente notturno) al servizio della traduzione benché essa (ahimè) non costituisca la mia principale fonte di reddito. Credo quindi di rientrare in quella categoria solitamente definita traduttori letterari attivi. Il finlandese, lingua che in finnico si indica come suomi, appartiene al ceppo ugro-finnico e ha una struttura grammaticale complessa; volendo appena accennare e delineare per grandi linee alcune delle sue caratteristiche è una lingua agglutinante, che ‘aggiunge’ dei suffissi al tema per esprimere i rapporti grammaticali tra le parole e che dispone di 15 casi di declinazioneIl suo alfabeto vede un’alta percentuale di vocali in quanto alle nostre a,e,i,o,u, si aggiungono y,ö e ä il cui uso è regolato dall’armonia vocalicaEsistono inoltre due tipologie di alternanza consonantica, temi vocalici e consonantici con due gradi fonici, forte e debole.  Traduttori si è Aspetti di questa lingua, solitamente considerati “facili” per l’utente straniero sono la semplicità della lettura, in quanto essendovi un accento fisso sulla prima sillaba si legge esattamente come si scrive, l’assenza di maschile e femminile, di tempo futuro e di congiuntivo. Il finlandese inoltre non presenta il verbo avere ma si utilizza una struttura grammaticale che sta a significare che qualcosa è posseduto (e non che si ha qualcosa) Ad esempio: Minulla on päiväkirja - Io ho un diario. Sempre restando nel campo dei verbi, esistono delle forme verbali particolari che possono porre delle difficoltà di traduzione come i verbi frequentativi, indicanti come un’azione sia svolta ripetutamente e con frequenza in un certo intervallo di tempo, o da quelli assenti in italiano da rendere con delle locuzioni (ad esempio marjastaa, in italiano cogliere bacche). Tralasciando le seppur presenti differenze dialettali e i vari slang, è da notare che il finlandese parlato è molto diverso da quello scritto. Per dire Dove vai? nella lingua scritta si dirà Mihin sinä menet?, nella lingua parlata diverrà Mihin sä meet? Nei testi scritti l’uso delle forme del parlato è solitamente relegato ai dialoghi e la sua presenza ovviamente pone un problema traduttologico spinoso che va esaminato volta per volta e risolto diversamente di caso in caso. Le frasi finlandesi sono solitamente brevi e ciò aiuta nella comprensione, ma talvolta può rendere difficile una resa scorrevole del testo in italiano. Risulterebbe impossibile e inadeguato in questa sede riepilogare tutte le caratteristiche del finnico e le sue differenze con l’italiano, ma credo che già da questi pochissimi elementi si possa intuire come siano due lingue molto diverse tra loro, regolate non solo da due apparati grammaticali molto lontani, ma anche da vocabolari molto diversi. Per potersi cimentare nella traduzione quindi bisogna non solo avere un’ottima padronanza linguistica, sia del finlandese che (e a tratti anche soprattutto) dell’italiano, ma in particolar modo nella fase iniziale, è fondamentale munirsi di alta concentrazione e tanta pazienza. Ormai un po’ tutti, chi più chi meno, conoscono i drammi del traduttore, e sanno quanto sia sottostimato e sottopagato questo lavoro, soprattutto in Italia. Perciò proverò a lasciar da parte i miei sfoghi di traduttrice (economicamente) insoddisfatta e proverò piuttosto a raccontarvi la mia esperienza personale.
Traduttori si è Quando mi chiedono «Che lavoro fai?», io rispondo «Sono una traduttrice». E badate bene, uso il verbo essere e non fare per una ragione. Il traduttore letterario non lo si fa, ma lo si è. Perché è un lavoro che verosimilmente non aiuterà a pagare le bollette né l’affitto, eppure non lo si può abbandonare perché è parte di se stessi. Ed è questa commistione tra ciò che si fa con ciò che si è a far sì che si sia pronti a sacrificare, in maniera quasi automatica, spontanea, naturale, praticamente tutto. Traducendo dal finlandese mi capita spesso di sentire le persone affermare che ci sarà certamente parecchio lavoro dato che si tratta di un abbinamento linguistico particolare e inusuale. In realtà non è proprio così. Il numero delle traduzioni dal finlandese in italiano è ridotto e senz’altro minore rispetto a quello delle traduzioni da altre lingue, anche nordiche. Il mercato editoriale italiano tende a preferire titoli di altra provenienza e ciò rende la concorrenza elevata. Traduttori si è A mio avviso, dunque, una delle chiavi del successo è studiare, specializzarsi, divenire i più esperti possibile ed essere preparati al fatto che buona parte del lavoro che si svolgerà sarà ‘dietro le quinte’. In parte esso è costituito dalle letture che vengono affidate dalle case editrici, a ciò si aggiunge un incessante e autonomo aggiornamento sulle novità editoriali, sugli scrittori emergenti, sui nuovi best-seller. Questo è il lavoro “vero”, da portare avanti con costanza quotidiana. E al di là delle tendenze di mercato, credo sia importante provare a seguire sempre il proprio istinto e i propri gusti nella scelta dei libri da proporre; un romanzo e un autore devono assolutamente piacere altrimenti è difficile crederci e presentarli agli altri. Vien da sé che la traduzione del libro diventi la punta del campanile che luccica all’orizzonte, alla quale, sempre e comunque, mirare.
Traduttori si è Ho scelto di studiare finlandese all’incirca nove anni fa, nella cucina di casa dei miei genitori. Mi sono trasferita in Finlandia nel 2004 e Helsinki è divenuta la mia città. Nelle biblioteche dell’università (e ai tavoli della mensa e sui gradini di Piazza del Senato) ho scritto le mie prime traduzioni; quando mi sono laureata nel 2010 ho creduto di essere arrivata a una meta, ma poi mi sono accorta che la strada davanti a me era ancora molto lunga e piena di sorprese. Adesso svolgo un lavoro di nicchia, poco considerato da una società volta alla produttività, ma che porto avanti con orgoglio e amore, grata per tutti coloro che ho incontrato lungo mio cammino. Per visionare quali siano i testi della letteratura finlandese e finno svedese tradotti in italiano vi rimando al sito La Finlandia in Italia, dove troverete un repertorio aggiornato.
Traduttori si è
Il mio ultimo lavoro pubblicato è La promessa del plenilunio di Riikka Pulkkinen pubblicato da Garzanti lo scorso marzo 2013.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines