Il ponte dei Murazzi a Torino
TORINO - Un 24enne marocchino, Yasssim P. e una italiana anche lei d'origine marocchina di 19 anni, Yasmine D., sono caduti ieri sera nel Po dal ponte dei Murazzi, nel centro di Torino, mentre scherzavano e stavano mangiando un panino. Il giovane è stato salvato dai vigili del fuoco; la ragazza, invece, è stata inizialmente data dispersa, ma quando è stata recuperata dai sommozzatori per lei non c'era più nulla da fare. Sull'accaduto sta indagando la polizia, che ha interrogato alcuni testimoni. Secondo il racconto che un testimone ha fatto alla polizia, la ragazza è caduta nel tentativo di afferrare la borsetta che le era scivolata; il ragazzo ha cercato di trattenerla, gettandosi poi volontariamente nelle acqua per cercare inutilmente di salvarla. I due erano colleghi in un ristorante di San Damiano d'Asti (Asti) e avevano deciso di passare insieme nel capoluogo piemontese il loro giorno di riposo dal lavoro. Una donna lo aveva visto lanciarsi dal ponte e ha dato l’allarme; sono arrivate le ambulanze del 118, le volanti della polizia e la squadra sommozzatori dei Vigili del Fuoco, più altri mezzi. Il giovane è stato salvato e riportato a riva, sotto choc ma indenne. È riuscito a raccontare ai soccorritori che nel Po c’era anche un’altra persona, in quel momento dispersa. Le ricerche si sono concentrate nel tratto di fiume che va dal Ponte a via Napione: il corpo di Yasmine è stato individuato dalle fotoelettriche a circa 100 metri dal ponte. È iniziata una drammatica corsa contro il tempo per cercare di salvarla; i medici rianimatori del 118 hanno fatto l’impossibile ma il cuore della giovane aveva già cessato di battere da qualche minuto. Asfissia da annegamento, il primo referto del medico legale; nei prossimi giorni ci sarà l’autopsia per ricostruire ogni dettaglio.Yassim ha raccontato: «Yasmine aveva voluto acquistare del cibo in un locale dei Murazzi, la serata era bella e abbiamo deciso di mangiare all’aperto, seduti sulla spalletta, a ridosso del traffico. Aveva messo la borsa vicino, poi l’ha involontariamente spinta del vuoto. Ha cercato di riprenderla, l’ho vista cadere e ho sentito il tonfo nell’acqua. Ho aspettato qualche istante, speravo di vederla riaffiorare invece è sparita, in pochi secondi. Mi sono lanciato, con la forza della disperazione, ma non l’ho più trovata. È stato un terribile incidente, ho sperato sino all’ultimo che si fosse salvata con le sue forze, che avesse raggiunto l’altra parte del ponte».