Nessuna novità sull’attentato ai danni dell’emittente televisiva Canale2 subito nella notte. Michele Caltagirone sull’edizione odierna del Corriere Trapanese scrive: «Intorno alle 5 di ieri mattina i tecnici dell’emittente si sono accorti che mancava il segnale di emissione sulla frequenza ch 37 uhf. Qualche ora dopo il tecnico che è stato inviato sul posto ha scoperto i gravi danni: gli attentatori sarebbero penetrati all’interno dei locali che contengono le attrezzature attraverso un buco di aspirazione, forzando con un piede di porco un convogliatore d’aria in lamiera. Poi si sarebbero scagliati contro le attrezzature a colpi di martello, distruggendo completamente quelle di Canale 2 e danneggiando in parte quelle dell'emittente Alpa 1.»
Il direttore responsabile di Canale 2, Nicola Baldarotta, ha presentato denuncia ai Carabinieri, che stanno indagando sull’episodio.
Ed in serata è arrivato un video messaggio da parte del Direttore di canale 2 (direttore anche del Corriere trapanese) che ha letteralmente invaso il web.
Una pagina nera, dunque, quella che è stata scritta ieri. Di quelle che la Sicilia della libera informazione conosce bene e combatte da sempre. E le ipotesi sono tante. Vecchia “stampa”, insomma.
Eppure, chi ha fatto questo, è riuscito solo a rallentare (ma nemmeno tanto) il regolare svolgimento delle trasmissioni.
Il Direttore Baldarotta, su Facebook scrive:
«Ringraziandovi tutti per la solidarietà e la vicinanza, vi comunico che malgrado tutto stiamo facendo il possibile per andare in onda il prima possibile. Per fortuna la tecnologia web consente qualche miracolo e la forza di volontà degli editori di Canale 2 è tale da essere riusciti, comunque, a trovare una soluzione tampone. Questo gesto, grave sia per l'atto in sé che per le modalità in cui è stato compiuto, - ha continuato Nicola Baldarotta - non può che servire a rafforzare la voglia del gruppo editoriali e del sottoscritto di andare avanti e di arrivare più che pronti allo switch-off previsto per fine giugno. Come abbiamo dichiarato alle forze dell'Ordine, non abbiamo idea di chi possa essere stato (non certamente un vandalo di passaggio considerata la precisione dell'intervento distruttivo) né abbiamo ricevuto minacce di alcun tipo».
Nessuno, infatti, ha pensato per un attimo di tapparsi la bocca.
Nessuno, nemmeno per un secondo, ha pensato di abbandonare la baracca. Nessuno, abituato a non aver catene, si è lasciato influenzare dagli schiavi della criminalità.
Uomini piccoli che, non riuscendo a competere pensando, preferiscono essere e rimanere il braccio malato buono solo a far danni ma mai ad arrivare allo scopo.
Uomini abituati a passare dalla porta di servizio e mai dall'ingresso principale. Uomini talmente piccoli che si intrufolano nei buchi come dei topi di fogna.
Sperando che le forze dell’ordine facciano subito chiarezza sull’accaduto, Notte Criminale si unisce al coro di solidarietà.
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