Una nuova tecnica a base di cellule staminali promette di dire addio al trapianto di cornea: in 9 casi su dieci si ricostruirà la parte malata. Le nuove tecniche ne prevedono l’uso anche su malattie come il cheratocono.
Con le nuove tecniche si attendono risultati migliori e meno complicazioni, anche se, al momento non potranno essere applicati a tutti.
Le novità in questo campo riguardano soprattutto l’uso del trapianto di staminali e del laser ad eccimeri nel cheratocono, una malattia dell’occhio responsabile del 95% dei trapianti. Oggi, in 9 casi su 10 basta ricostruire la parte malata. Ma come?
La parte malata si può ricostruire con un trapianto di staminali, soprattutto nelle ustioni da calce, un incidente molto diffuso sul lavoro e in casi di cheratite erpetica. La pratica consiste nello sfilare un sottile disco di cornea senza alterare la fisiologia geometrica corneale. Per poter dare esiti positivi, la tecnica laser e il trapianto di staminali devono utilizzare un laser programmabile per evitare che il punto su cui intervenire si concentri in una zona troppo sottile della cornea. In più, è necessario che ci sia comunque il materiale corneo. Gli studi, pubblicati su Lancet nel ’97, superano il 75% dei successi e sono stati confermati da un nuovo studio apparso sul New England Journal of Medicine.
Andromeda Aliperta
Per saperne di più sul trapianto di cornea? Leggi Il Trapianto di Cellule Staminali fa veramente Miracoli?