Trappola di cristallo

Trama: John MacClane è un poliziotto di New York giunto a Los Angeles per trascorrere il Natale con quella che potrebbe diventare presto la sua ex-moglie. La raggiunge nel grattacielo dove lavora che, ben presto, cade preda di una banda di (apparenti) terroristi internazionali guidati da Hans Gruber, con cui MaClane ingaggerà presto una battaglia senza esclusione di colpi per salvare sua moglie e tutti gli altri ostaggi.
Et voilà!Concludiamo questa prima settimana dell'anno con una bella botta di classico, spendendo due parole per quello che si può definire senza dubbio un cult "action-trash", "Trappola di Cristallo", il primo, quello in cui Bruce Willis aveva ancora i capelli.Rivisto oggi, dopo (ommammamia...) ben 24 anni, nello splendore dell'HD è ancora meglio.
Un divertente tuffo in un cinema decisamente di altri tempi, con conseguente rilassante immersione nella parte più tamarra della mia anima cinefila.Perchè diciamo la verità, qui McTiernan, il regista, non sbaglia davvero un colpo. Con "Trappola di cristallo" infatti, siamo di fronte ad una macchina action perfetta, stereotipata fin che vuoi, ma infallibile.Gli elementi cardine ci son tutti.Il poliziotto senza paura che, da solo, riesce ad ammazzare  decine di terroristi,  sfonda vetrate, sopravvive ad esplosioni e ferimenti vari, il tutto rigorosamente in canottiera ed a piedi nudi; il vecchio agente di quartiere, il solo a sostenere il nostro giustiziere solitario. E poi i restanti tutori della legge, affetti da una idiozia senza pari, che ovviamente non capiscono nulla di quello che sta succedendo nel grattacielo, la moglie coraggiosa, ma soprattutto il solito gruppo di (finti) terroristi decisamente  stupidotti, che, armato di tutto punto, tiene in ostaggio una ventina di persone ma si fa mettere nel sacco da un uomo solo e, per l'appunto, scalzo.
Azzeccatissimi gli interpreti. Con menzione speciale, ovviamente, ai due antagonisti principali.Grandioso Wills, che sarà MacClane in altri quattro (ma a quanto pare è i in previsione un quinto) film, ma perfetto anche Alan Rickman nei panni di un Hans Gruber adeguatamente e gelidamente squilibrato.Cinema di poco spessore quindi, rozzo fatto di banalità, clichè e situazioni assurde. Tutti elementi apparentemente negativi ma se si riesce a combinarli bene come in questo caso, danno vita a film spassosi e divertenti  che, ancora oggi, hanno il sapore di sale piccole, con le sedie scomode ed il popcorn stantio venduto dal vecchietto del bar.
"Yippie ki-yay pezzo di merda"
"Se mi avessi dato ascolto, ora sarebbe inoffensivo""Non lo voglio inoffensivo, lo voglio morto"
"Voi americani siete tutti uguali, ma stavolta John Wayne non cavalcherà verso il tramonto con Grace Kelly."
"Era Gary Cooper, coglione!"