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Trash. Brasile-Inghilterra si gioca al cinema. Dirige Stephen Daldry

Creato il 25 novembre 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

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Brasile – Inghilterra non si è giocata agli ultimi mondiali, ma un po’ di tempo prima, su un set vicino a Rio De Janeiro. Stiamo parlando di Trash, il nuovo film di Stephen Daldry, un prodotto che è il risultato di una collaborazione tra alcuni dei migliori talenti del cinema delle due nazioni. Tratto da un romanzo young adult di Andy Mulligan, Trash si svolge in una favela brasiliana, vicina a una discarica (la Trash del titolo), dove due quattordicenni, Rafael e Gardo (Rickson Tevez e Luis Eduardo), trovano un portafoglio, al cui interno c’è qualcosa di insolito, che capiranno essere legato a dei dettagli scottanti su un politico corrotto. Con l’aiuto di un altro ragazzino, Rato, provano ad andare alla ricerca della soluzione dell’enigma. Avranno contro tutta la polizia corrotta di Rio. E dalla loro un prete, Padre Juillard (Martin Sheen) e una volontaria, Olivia (Rooney Mara).

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Trash è diretto da Stephen Daldry, il regista inglese di Billy Elliott, ed è prodotto dalla Working Title, sinonimo di commedia anglosassone, e scritto da Richard Curtis Hanson, lo sceneggiatore di Love Actually e 4 matrimoni e un funerale (ma anche di War Horse di Spielberg) e regista del bellissimo Questione di tempo. Ma, anche se annovera il meglio dei professionisti britannici, Trash può considerarsi a tutti gli effetti anche un film brasiliano. Se infatti il libro di Andy Mulligan è ambientato in una discarica generica, che potrebbe trovarsi in molti posti del sud del mondo, la produzione, dopo dei sopralluoghi a Manila e India, ha scelto il Brasile. Una volta fatta questa scelta il film è cambiato. La produzione ha deciso di affidarsi a Fernando Meirelles, il regista di City Of God, che figura come produttore ed è stato fondamentale nella scelta delle location e dei giovani protagonisti, attori presi dalla strada alla prima prova. E, una volta scelto il Brasile, anche la sceneggiatura è stata modificata, con l’aggiunta di nuovi elementi.

A prima vista non sembra un film inglese, Trash. Più che dalle parti di Daldry e di Hanson, siamo proprio dalle parti di Meirelles. Trash potrebbe essere un sequel, o uno spin-off di City Of God, il film del regista brasiliano ambientato nelle favelas vicino a Rio, per come prende il racconto di una situazione difficile ma lo trasforma in un film ricco di movimento e di ritmo, quasi un thriller. O potrebbe essere una risposta a The Millionaire di Danny Boyle, altro film di un inglese ambientato nel sud del mondo, rispetto al quale è meno favola e più action, meno sentimentale e più violento. A restare impresse sono le fughe dei tre ragazzini, che sembrano muoversi danzando la capoeira, e che per prepararsi al film hanno praticato anche il parkour. La mano è quella di Stephen Daldry, regista che tende sempre molto a puntare sul fattore emotivo. Dopo Billy Elliott, The Reader e Molto forte, incredibilmente vicino, ci mostra ancora una volta quello che è un mondo intero attraverso gli occhi innocenti di un adolescente. Questa Brasile – Inghilterra, giocata dagli inglesi in trasferta, è una di quelle partite che vedono tutti vincitori.

Di Maurizio Ermisino per Oggialcinema.net


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