“In Libia non ci deve più essere spazio per il terrorismo e i libici devono tenersi pronti a quello che impone tale battaglia in termini di prudenza, vigilanza e sacrifici”: è quanto affermato nel comunicato diffuso al termine del primo Consiglio dei ministri del nuovo governo, sotto la guida di Abdullah al Thinni, tenuto nell’oasi sud-occidentale di Ghat.
Per la prima volta l’esecutivo libico attribuisce attentati, attacchi e violenze a “gruppi terroristici che hanno dichiarato guerra a Bengasi, a Sirte e in altre località”.
E' quanto si legge ancora nel testo pubblicato sul sito del governo.
Nel “far fronte a questa piaga”, l’esecutivo di al Thinni ha precisato che “verranno mobilitate tutte le forze di sicurezza e militari nazionali con l’obiettivo di porre fine quanto prima a questa guerra per risparmiare vite umane”.
Le autorità libiche sono tornate a chiedere “tutto l’appoggio necessario” alla comunità internazionale e alle Nazioni Unite per “sradicare il terrorismo dalle nostre città”.
Pur non menzionando alcun gruppo armato specifico, il comunicato governativo punta il dito contro “elementi libici e stranieri dalle intenzioni ostili”.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)