Il giudizio di Marco GoiSummary:
True Detective è stata una delle serie tv rivelazione dell’anno. L’attesa per la seconda stagione sta salendo a livelli altissimi, spezzata giusto dalle indiscrezioni su chi potranno essere i protagonisti e su cosa potrebbe raccontare. Trattandosi infatti di una serie antologica, nella season 2 vedremo una storia e dei personaggi tutti nuovi. Aspettando di scoprire chi saranno gli attori che raccoglieranno il testimone dei fenomenali Matthew McConaughey e Woody Harrelson, andiamo a dare uno sguardo all’indietro, alla prima splendida stagione e in particolare alla notevolissima colonna sonora che ha accompagnato le indagini dei due detective.
Nel corso degli otto episodi della stagione 1 di True Detective abbiamo sentito musica davvero di tutti i tipi. Il mood prevalente è quello di un suono molto da Sud degli Stati Uniti. D’altra parte a delineare l’atmosfera sonora sono subito le stupende note di “Far From Any Road” usate come tema della sigla. Il pezzo è della country band americana The Handsome Family ed è tratto dal loro album del 2003 “Singing Bones”. Se all’epoca la canzone era passata piuttosto in sordina, grazie a True Detective sta conoscendo finalmente una grande popolarità ed è oggi usata pure dai Guns N’ Roses come “sigla” introduttiva nel loro ultimo tour mondiale. Nel corso della serie non mancano poi pezzi della tradizione folk come “Rocks and Gravel” di Bob Dylan, insieme al blues di John Lee Hooker e Bo Diddley e al gospel-soul degli Staple Singers.
Tra i pezzi più memorabili segnaliamo inoltre “Young Men Dead” della rock band The Black Angels, utilizzata nel finale dell’episodio pilota, l’indie-rock degli School of Seven Bells con “Trance Figure”, presente nell’episodio 7 insieme all’evergreen “Angel of the Morning” di Juice Newton, e “The Angry River” di The Hat ft. Father John Misty & S.I. Istwa, che viene suonata nell’ultima puntata e risuona ancora nelle nostre orecchie.Un capitolo a parte lo merita il quarto episodio di True Detective, fenomenale a livello registico grazie allo splendido piano sequenza finale, ma memorabile anche da un punto di vista musicale. Nel corso dell’episodio sfilano il grunge rock dei Melvins con “A History of Bad Men”, il rap di “Illegal Business” dei Boogie Down Productions e “Clan in Da Front” del Wu-Tang Clan, il funk-rock dei Primus con “American Life”, la malinconica “Are You Alright” di Lucinda Williams e la scatenata “Honey Bee (Let’s Fly to Mars)” dei Grinderman di Nick Cave, che va a chiudere in maniera esaltante una puntata da consegnare alla storia della serialità televisiva.
Queste comunque non sono che alcune delle perle musicali che abbiamo potuto sentire nel corso della prima stagione di True Detective, una serie che, fin dalle note d’apertura dei The Handsome Family, non ha fatto altro che regalarci soddisfazioni. Parecchie anche a livello musicale.
di Marco Goi per Oggialcinema.net