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Tutta colpa dell'Ikea!

Creato il 27 maggio 2011 da Andresilver @VivereaOrecchio
Tutta colpa dell'Ikea!Maledetta Ikea. Ora neppure le pubblicità possono essere libere di esprimere concetti umani. Proprio l'ultimo spot del colosso svedese, dove l'azienda promuove il proprio marchio dichiarandosi aperta a tutti i tipi di famiglia raffigurata qui a sinistra da due uomini che si tengono per mano, è stato infatti origine e spunto di una nuova, orribile e omofoba dichiarazione del sindaco Leghista di Treviso Gian Paolo Gobbo che ai microfoni della "Zanzara" su Radio 24 ha apertamente e senza scrupoli dichiarato: "Il problema è quando c'è l'esasperazione e ci si mette nelle piazze e nei giardinetti: si tratta di decoro pubblico. Io multerei due uomini che si baciano in un parco della mia città. Certe cose si facciano in situazione private".
A supporto del sindaco leghista e a rincarare la dose, ci ha pensato il sottosegretario alla presidenza del consiglio Carlo Giovanardi che ha definito la pubblicità della multinazionale addirittura "in contrasto con la nostra Costituzione". E così, il popolo di Facebook, ed in particolare quello di Torino, si è organizzato, sfidando le dichiarazioni di omofobia dei giorni trascorsi: «Sabato 30 aprile saremo alla sede Ikea di Collegno per il nostro “bacio libero” in risposta a Giovanardi. Per questo, quel giorno, ci divideremo in coppie e comunque saremo composti, qualunque sia il nostro genere di famiglia, alle 15 in punto, ci baceremo per un minuto in modalità “freeze”. Entreremo poi mano nella mano nel negozio»
Rimane ancora un mistero capire quale sia la situazione di decoro che una coppia omosessuale non rispetti e per quale motivo debbano essere multati due omosessuali e non due eterosessuali. Forse l'amore di due omosessuali è irrispettoso nei confronti di qualcuno? Il sindaco di Treviso e il sottosegretario Giovanardi dovrebbero anche spiegare perché due uomini non possono esprimere il loro amore in un luogo pubblico con un bacio come fanno un uomo e una donna.
Giusto per riprendere in mano la nostra Carta Costituzionale, vi ricordo che la stessa all'articolo 3 recita: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali."
Ahimè, dispiace ripetermi, ma il nostro bel Paese rimane il terreno ideale dell'ipocrisia che ben si concilia con le idee dei nostri politici e politicanti. Una nazione dove in televisione è concesso di trasmettere qualsiasi messaggio oltraggioso, scene di violenza e valori falsi e immorali, mentre in un parco due giovani innamorati non possono scambiarsi un bacio, che rimane sempre e comunque il gesto derivante dal sentimento più naturale che esiste.
D'altronde non c'è da meravigliarsi o gridare allo scandalo: in un paese in cui una famiglia è consacrata e viene definita tale esclusivamente dallo scambio di un anello e dall'unione con figli di una coppia eterosessuale, personaggi come il sindaco leghista e il sottosegretario trovano ospitalità e favori di molti.
Zapatero, in suo famoso discorso di anni fa al Parlamento Spagnolo nel giorno in cui è stata approvata la legge sulla modifica del matrimonio, esprimeva un concetto fondamentale: "Libertà equivale ad uguaglianza e una società diventa migliore quando raggiunge l'obiettivo di non umiliare i propri membri." Nel suo discorso il presidente spagnolo continuava: "Abbiamo fatto una piccola modifica nella legge che comporta un cambiamento immenso nella vita di milioni persone, contemplando anche per i matrimoni omosessuali gli stessi diritti degli altri. Una piccola modifica che serve ad ampliare l'opportunità di felicità per i nostri amici, compagni di lavoro e familiari, perché tutto questo renda una società decente."
Forse la Svezia, dove vi ricordo che dal novembre 2008 è legiferata l'estensione al matrimonio per coppie dello stesso sesso, non ha fatto indagini di mercato abbastanza approfondite circa il bigottismo e l'ipocrisia che regna in Italia. Vi invito a dare un'occhiata a questa cartina indicante la situazione legislativa in Europa relativa alla legittimità delle unioni e, a seguire, a guardare il video con il discorso di Zapatero di cui sopra. D'altronde è difficile dare torto ai dirigenti Ikea che gestiscono il marketing dalla sede centrale nord europea: loro alla libertà sono abituati.
"Nessuna cultura può vivere se cerca di essere esclusiva"
(Mahatma Gandhi)

Tutta colpa dell'Ikea!
██ Paesi che prevedono il matrimonio per coppie dello stesso sesso
██ Paesi che prevedono unioni civili
██ Paesi in cui la convivenza non registrata è riconosciuta
██ Paesi in cui è in corso un dibattito in proposito
██ Paesi con nessun riconoscimento
██ Paesi in cui i matrimoni per le coppie dello stesso sesso sono illegali


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