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Tutti a scuola!

Creato il 07 ottobre 2011 da Frufru @frufru_90

"... bisogna insegnare solo a leggere e scrivere, bisogna istruire il popolo quanto basta, insegnare la storia con una sana impostazione nazionalistica, e ridurre tutte le scienze sotto un'unica materia di "nozioni varie", senza nessuna precisa indicazione programmatica o di testi, lasciando spazio all'iniziativa del maestro e rivalutando il più nobile e antico insegnamento, quello dell'educazione domestica; e mettere da parte infine l'antidogmatismo, l'educazione al dubbio e alla critica, insomma far solo leggere e scrivere. Non devono pensare, altrimenti sono guai!"
Ministro P.I: Baccelli - 1894
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"L'istruzione scolastica l'approvo per li giovini nobili destinati a famiglie cospicue, ma quanto a quelle di umile e povero stato, il buon padre di famiglia si contenti che sappiam leggere li figlioli "la vita de' Santi", e nel rimanente attendano a lavorar li campi. In quanto poi l'istruzione estesa perfino alle femmine io non l'approvo, ne so vedere quale utilità ne possa
derivare alla società. Che insegnino li madri alle figliuole a filare, a cucire e ad occuparsi di esercizi donneschi. In quanto a leggere, al massimo insegnino loro quanto basta per leggere i libri delle preci".

Trattato dell'educazione politica sociale e cristiana dei figliuoli
3 volumi di Silvio Antoniano- Scritti 1821 ad istanza di San Carlo Borromeo - Libro Terzo, pag 264, Milano, MDCCCXXI

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  Vorrebbero farci tornare indietro di oltre un secolo. Vorrebbero che l'istruzione fosse solo per pochi fortunati, come una volta. Mio nonno, nato durante la prima guerra mondiale, sapeva a malapena scrivere il suo nome. Sarebbe dovuto andare a scuola, ma la sua maestra non trovava utile insegnare a scrivere e a leggere a un bambino che tanto da grande avrebbe coltivato la terra, come suo padre, come suo nonno, come tutta la sua famiglia. Mio nonno raccontava, non a me perché non l'ho conosciuto, che la maestra, invece di tenerlo in classe con gli altri, lo mandava nel campo del suo amante a portare via i sassi. Ecco, questo non deve più succedere. La scuola deve per forza essere per tutti, non un privilegio per pochi predestinati. Non perché tutti devono diventare impiegati o laureati, ma perché tutti possano essere liberi di scegliere. Se hai un'istruzione, se qualcuno ti ha insegnato a pensare, anche se poi coltiverai la terra lo farai in un modo diverso. Deve poter esistere un mondo in cui i figli siano liberi di scegliere che cosa diventare, a prescindere da quello che sono diventati i padri.

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