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Tutti i costi della casta politica che pretende da noi , ma non taglia i suoi sperperi

Creato il 01 agosto 2011 da Madyur

Alcuni sprechi della nostra politica sono immorali. Si chiedono rinunce agli elettori ma i politici non tagliano franchigie e sperperi. A noi chiedono sacrifici , mentre l’aula di Montecitorio non è mai stata convocata di venerdì. Anche in commissione l’assenteismo è da record, massimo ci sono 10 membri su 40.

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L’indennità di un deputato è di 5486,58 euro ,a cui bisogna aggiungere una diaria di 3503,11. Per ogni giorno di assenza la voce viene decurtata di 206 euro , ma solo per sedute con votazioni. Basta comunque essere presente una votazione su tre e il gettone lo prendi lo stesso. Lo stipendio è arricchito con il rimborso spese forfettario per garantire il rapporto tra l’eletto e il suo collegio ( 3690 euro al mese) e le spese per trasporti , spese di viaggio e telefoni ( oltre 1500 all’incirca).

I portaborse sono spesati, ma molti non li hanno per intascarsi i soldi ( altri 3690 euro). Alcuni prendono si mettono insieme e ne prendono un portaborse, e intascano il resto. Ecco perché la sproporzione tra il numero dei deputati (630) e i contratti in corso per segretari ( 230). I deputati non hanno cellulari gratis ma hanno 3098 euro all’anno per spese telefoniche. La Telecom poi offre contratti Business destinati a senatori e deputati. Per i computer un’altra spesa di 1500 euro.

Per i trasporti le case automobilistiche offrono sconti dal 10 al 25% ai deputati. Lo fanno per una questione di marketing. Inoltre ogni parlamentare ha una tessera che consente di non pagare l’autostrada , i treni e gli aerei e le navi , in modo da spostarsi liberamente sul territorio nazionale. Oltre a questo è previsto un rimborso mensile per taxi e varie che vanno contate a Km.

I deputati comprano i biglietti aerei all’agenzia americana Carlson Wagonlit ( con sede in Minnesota) chiedendo di volare sempre con Alitalia , la più cara di tutte. Niente low cost. Il motivo è che un biglietto low cost lo si deve anticipare, mentre Alitalia anticipa il Parlamento. Inoltre c’è il concorso Millemiglia , i cui punti vengono girati a parenti o i viaggi all’estero ( perché sono i viaggi che devono essere pagati di tasca propria).

L’auto privata del deputato ha, anche lei, dei privilegi. Multe per qualsiasi motivo possono essere rimosse facendo ricorso al “Centro Servizi” ( in teoria solo per esigenze di servizio, ma non credo sia difficile da dimostrare). Il Parking silos di Fiumicino che costa al cittadino 293 euro, al parlamentare 50. Ma quello che scandalizza di più sono le auto blu : per Brunetta sono 86 mila , con un costo di 3 miliardi di euro all’anno. Le auto sarebbero in Parlamento solo per presidenti dei gruppi , in tutto una ventina ( più i servizi di scorta altri 90). Ma alcuni parlamentari ce l’hanno per minacce o presunte tali ( come Scilipoti e Razzi ). Aumentate anche le ore di volo degli aerei di stato ( 154% in più rispetto al governo Prodi).

Gratis i posti allo stadio della squadra del cuore , sconti per il TEatro dell’Opera di Roma e in alcuni musei. Ma i vantaggi parlamentari sono anche nelle varie giunte comunali e regionali del paese. Il bar di Montecitorio ha prezzi di mercato, mentre il Ristorante no. Costa al parlamentare 15 euro al giorno ( es. un pescespada alla griglia 3,55 euro) , ma sembra di essere ad un quattro stelle. Lo chef è bravo e i vini di qualità.

Dentro Montecitorio c’è uno sportello del Banco di Napoli , usato dai parlamentari per avere tassi e mutui agevolati. Per un mutuo di 150 mila euro a 5 anni, il tasso è solo del 2,99%. Per un prestito si può avere un tasso agevolato al 2-3%. Anche le prestazioni sanitarie sono rimborsate : occhiali gratis, psicoterapia pagata , massaggi shiatsu e balneoterapia. Sia per parlamentari che per i familiari. Nei banchi delle Camere ci sono , inoltre, degli infermieri che costano 650 mila euro all’anno.

Un parlamentare non viene dimenticato neanche in pensione. Un vitalizio dopo solo cinque anni di mandato alla Camera o al Senato ( in media 6 mila euro al mese) , per una spesa che nel 2013 toccherà 143,2 milioni di euro all’anno.


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