Goldrake
Sono nato negl'anni settanta. Goldrake, neanche a farlo a posta, è diventato il mio mito. Lo è stato molto più che i Mazinga e Jeeg, che tutti adoravano. Io volevo essere Actarus (aka Duke Fleed), guidare lo Spacer, salire a bordo di Goldrake e sconfiggere i cattivi. A differenza di altri robot dell'epoca, Goldrake era una macchina, e aveva dei limiti... lo stesso Actarus non era proprio una cima nei combattimenti, ma alla fine aveva cuore, e riusciva sempre a sconfiggere gli avversari... terribili nemici provenienti da Vega, con un grande senso dell'onore visto che (al contrario di ciò che accadde al Mazinga Z, mai visto in Italia... per lo meno quando ero piccolo, visto che la serie fu interrotta attorno al quarantesimo episodio per dare spazio al Grande Mazinga) hanno sempre combattuto 'uno contro uno'... e dire che con l'arsenale che si ritrovavano, attaccandolo in forze, avrebbero avuto una facile vittoria.il Gundam
Ricordo con affetto il caro Astroganga. Un robot che entrava in simbiosi col piccolo Charlie, dotato di un cuore grande così, e che combatteva a mani nude, senza armi. Il finale di questo cartoon era davvero strappalacrime.
Con gli anni che passavano, Goldrake ha trovato un rivale ammirevole, ovvero il Gundam RX78, il prototipo di un'arma che avrebbe dovuto salvare la Terra da una sconfitta terribile contro i Side ribelli. La guerra di un anno è la saga più bella, probabilmente, che abbia seguito in cartone animato. Gundam, come Goldrake, era una macchina. Per di più Amuro (in Italia fu Peter) Rei era un ragazzino privo di esperienza. Sono diverse le puntate dove lui sopravvive (e vince) solo grazie alla superiorità tecnologica del Gundam rispetto agli Zack di Zion.
Un caccia Valkyrie
Poi venne Robotech. Una saga che è stata trattata malissimo, tagliata e incollata ad altre saghe cartoon (dello stesso filone) che avrebbero dovuto essere indipendenti. In questo cartone animato si racconta la storia tra un pilota civile (acrobata dell'aria) e una cantante in cerca di successo. Mentre i due fanno la loro vita, una grossa nave aliena precipita sulla Terra dallo spazio. La nave è completamente vuota... una nave fantasma... ma la sua tecnologia, per quanto avanzata, è comprensibile per l'uomo, e ciò porta la nostra specie a un balzo tecnologico incredibile. Solo che i sistemi di energia di questa nave richiamano un popolo guerriero che viene dallo spazio profondo, gli Zentradi... e da qui nasce la saga vera e propria di Robotech.Kotetsushig Jeeg
Di questa saga mi conquistò il Mecha Design (qui altri disegni ispirati alla saga), veramente attento a ogni dettaglio, ricercato e credibile; e la plausibilità della vicenda. Il cartone è in tutto e per tutto una storia di uomini... l'elemento fantastico fa da contorno così come la tecnologia che ci circonda fa da contorno alla nostra vita. Un concetto davvero avanti per quegl'anni.Neogenesis Evangelion
Pian piano si arriva ai giorni nostri. E il rammarico è fortissimo quando vedo rivisitazioni atroci come Mazinkaiser e Kotetsu Shin Jeeg (quest'ultimo in particolare)... dove la trama e la drammaticità delle vicende sono totalmente annullate per dare spazio a effetti speciali, computer grafica, e amenità simili... Forse sarò legato alle storie del mio tempo, ma il vecchio Jeeg era strettamente legato alla storia umana, alle sue antiche civiltà, e ai suoi miti... e Mazinga era una macchina costruita dall'uomo, con limiti fisici e meccanici.Dai Guard
Anche Gundam, nelle sue innumerevoli saghe, ha perso la purezza delle prime storie (pur rimanendo legato a saghe politiche di tutto rispetto).Tra le saghe moderne non posso evitare di citare Evangelion, il buffo ma non banale Dai Guard, ed Escaflowne.
Ho trovato carina la versione Live Action di Yattaman, ho sofferto con Kyashan, mi è piaciuto parecchio Gundam G-Savior, sono incuriosito da Gaiking... e anche Tetsujin 28 mi interessa.
Tekkaman e il suo fidato Pegas
Di sicuro mi sarò dimenticato qualcosa... come per esempio Daitarn III. Tanto divertente quanto dispersivo nella sua interminabile saga contro i Meganoidi. Ancora oggi, ogni tanto, me ne guardo una puntata. Ma anche Zambot III, dal finale triste, o Danguard, dove il robot si vede solo alla fine. E visto che ho citato Kyashan, devo per forza parlare anche di Tekkaman... di cui adoravo il fedelissimo Pegas.Rimane infine da affrontare l'argomento 'realtà'. Di robot veri e propri non ne abbiamo ancora visti. Le sperimentazioni sono tante, ma di progetti rivolti all'utilizzo pratico, che io sappia, ce n'è solo uno. Si tratta di una sorta di 'mulo robotico', prodotto dalla Boston Dynamic per la DARPA. Il robot è in grado di trasportare grossi pesi, si muove su quattro zampe, è in grado di affrontare qualunque tipo di suolo, anche ghiacciato. Il fatto che sia prodotto per la DARPA non esclude che un giorno possa esisterne una versione armata ma... per ora guardiamo assieme il video linkato qui sotto. Io, a parlare di robot, mi sento ancora una volta un po'...