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Tutti sull’Everest…. se pagano i contribuenti

Creato il 22 marzo 2012 da Cren

Tutti sull’Everest…. se pagano i contribuentiMentre in India si tratta, con I più duri maoisti indiani, I cugini nepalesi sono alle prese con beghe di partito. L’ala dura non partecipa alle riunione, chiede le dimissione del governo a guida maoista di Bhattarai e pensa a riunire tutti i piccoli partiti di sinistra CPN (Maoist) di Matrika Yadav, Revolutionary Communist Party e Janamukti Party. Chiedono una costituzione popolare le dimissioni del Primo Ministro. Sembra una lotta di potere fra chi lo gestisce e chi è rimasto fuori. Se il maoismo nepalese era, rispetto a quello indiano, una tiepida imitazione ora è diventato un partito, nel male, come gli altri. Una parabola comune a molti rivoluzionari.

L’ultimo caso è stata la decisione del governo di stanziare euro 200.000 per una spedizione sull’Everest (Sagarmatha) comandata dal figlio del leader maoista Prachanda, Prakash. E’ insorto mezzo Nepal, sono scesi in piazza i partiti di opposizione, e infine il governo ha ritirato il finanziamento. M’immagino la scena, Prachanda và dall’amico Battharai e gli dice: guarda ti ho fatto diventare primo ministro e adesso mi devi qualche piacere. C’è mio figlio che non sa cosa fare e ha pensato di farsi un trekking sll’Everest, dargli qualche soldo così è contento e non mi rompe i marroni”. Così nacque l’idea Lumbini-Sagarmatha Peace Mission 2012’.

Ma anche noi italiani non abbiamo scherzato, nel 2011 abbiamo portato la Bandiera, che incita a diffondere e rispettare in tutto il mondo i Diritti Umani, firmata presso la Fondazione Nuova Italia dall’attuale sindaco di Roma, Alemanno (Share Everest 2011). Anche lui è stato qualche volta ospite dei suoi amici che gestiscono la Piramide. Gli obiettivi erano fondamentali: pace nel mondo, salvare la natura, diventare tutti più buoni. La spedizione rientrava nelle attività scientifiche Everest-K2-CNR che gestisce il triangolo di vetro, piazzato sulla strada per il Campo Base dell’Everest, finanziata dal CNR (un pò in crisi di liquidità) cioè soldi pubblici.

E’ gestita e inventata (da oltre 20 anni) dal comitato Everest-K2-CNR. E’ una bella costruzione di vetro, con sauna e  altre comodità, e quando salgono i membri del Comitato ( e amici) anche di una discreta cucina italiana, è stata appena dotata di un controllo di gestione a distanza che ha tolo qualche posto di lavoro agli sherpa ma permette di risparmiare energia e non obbligarli (forse) a trasportare fin lassù l’inquinante cherosene. Permane il problema dell’acqua perché, quando arrivano amici e conoscenti si tende a prosciugare il vicino laghetto. Dentro c’è anche qualche cyclette per gli esperimenti scientifici.

Una splendida iniziativa tutta italiana (o all’italiana), ormai ventennale, gestita dell’ex scalatore ed abilissimo manager e comunicatore Agostino Da Polenza che ha costituito, in appoggio una rete di società specializzate nell’organizzare spedizioni d’alta quota con parenti e amici. Mountain Equipe, Mountnet e Promontagna srl. Tutte società che operano anche con enti pubblici.

Cosa s’è fatto, in 20 anni, nella piramide. Vediamo il sito: Meccanica ed energetica del cammino in salita con carichi; gestione delle risorse in condizioni estreme; Effetti dell’ipertensione polmonare sulla capacità aerobica in alta quota, Salute respiratoria nei soggetti residenti in alta quota ed esposti ad inquinamento ambientale “indoor. Non siamo scienziati ma possiamo azzardarci a tradurre: vediamo quanto faticano i portatori e quanto respirano male quando cucinano nelle loro case piene di fumo da cherosene o legna (situazione simile in tutto il Nepal) o che dalla Cina arrivano nuvole di smog. 

Poi, Conservazione delle biodiversità: la comunità di grandi mammiferi e la struttura ornitica nel Parco Nazionale di Sagarmatha. Analisi demogenetica e demoecologica della popolazione Sherpa nella valle del Khumbu (vedere come sono fatti gli Sherpa). Contributo allo studio dell’assetto geologico e dei processi di collisione continentale in Himalaya nord-occidentale; Karakorum. EARTH – Ecological Activity for Refuse Treatment at High-Altitude (hanno provato una stufa per bruciare i rifiuti ma, malgrado questo esperimento e quanto portato a valle dagli sherpa ci sono ancora tonnellate di rifiuti), NATUREnergy – New Advanced Turbo Utilisation of Renewable Energy (riga di pannelli solari insufficienti all’energia della piramide).

A tutte queste iniziative hanno partecipato e viaggiato docenti di molte università italiane ed estere giornalisti (spesati) e ciò ha contribuito a rendere scientificamente appetibile la Piramide. Nel 2010 il CNR ha stanziato euro 260.000 per l’Associazione ed euro 3.000.000per il Progetto Share (Stazioni ad Alta Quota per la Ricerca sull’Ambiente) promosso dall’Associazione del bravissimo Da Polenza che ha coinvolto anche la ONG Cesvi (di Bergamo come lui) mai vista in Nepal.

Come dar torto agli invidiosi Scoiattoli di Cortina quando affermavano di aver pagato solo 15.000 euro a testa, per lo più grazie a sponsor privati per la loro spedizione al K2. E di non aver nulla a che vedere con i «milioni pubblici sprecati dagli altri». Da Polenza rispondeva: «Carta canta. I nostri costi sono di 900.000 euro per le 3 spedizioni alpinistiche a Everest, K2 nord e sud. Oltre a 400.000 per la parte mediatica(i giornalisti al seguito?) . E 700.000 per quella scientifica, che però non è pagata da noi. I fondi sono interamente sostenuti da sponsor privati e il nostro bilancio è aperto è pubblico» (Corriere della Sera, 28 luglio 2004). Non scherzano, però, euro 2.000.000 per tre spedizioni. Bè il bilancio sul sito non c’è, pur essendo un Associazione senza fini di lucro. O nò.


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