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Twisted, un tornado di noia e banalità

Creato il 24 settembre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

La nuova serie tv per teenager non convince del tutto

Il trash è il condimento principale di ogni serie tv che si rispetti, ma soprattutto è l’ingrediente essenziale che  piace ad ogni addicted di telefilm. Precisiamo una cosa: non tutte le serie tv hanno questo condimento quindi non tutte possono essere definite dei guilty pleasure per gli occhi e per il cuore. Visto che a questa categoria fanno parte tutte le produzioni tv più discusse del web, noi di Oggi Al Cinema, dopo le Pretty Little Liars abbiamo trovato un’altra serie tv che entra in questa categoria. Stiamo parlando di Twisted, una matricola  che in punta di piedi si è fatta “apprezzare” durante la stagione estiva. Nonostante non abbia lo stesso charme delle 4 Pretty Little Liars, Twisted, si è dimostrata essere una serie tv che intrattiene grazie ad una trama intrigante, un po’ scontenta, ma che invoglia lo spettatore a sintonizzarsi settimanalmente davanti la tv. Twisted trasmesso sulla rete ABC family (aka il male in Terra), è un teen-drama dalle venature mystery che cerca di stare al passo con i tempi, proponendo una vicenda con tutti i classici stilemi del genere. C’è una buona dose di Guilty pleasure, ma per ora è una serie tv riuscita a metà. La serie racconta la vita di Danny, un ragazzo che torna a casa dopo 5 anni trascorsi in riformatorio. Accusato di aver ucciso in tenera età la zia di una sua compagna di giochi, ora cerca di rifarsi una vita e di riconquistare la fiducia delle sue ex migliori amiche: la biondissima Jo che ha un’attrazione per il tenebroso Danny, e la mean girl alla moda ma dal cuore tenero Lacey. La situazione degenera quando una loro compagna di scuola, dopo una festa a base di alcol, viene trovata morta in circostanza misteriose. I sospetti neanche a dirlo cadono su Danny che si professa innocente. Eppure c’è qualcosa che non convince lo sceriffo locale. Il ragazzo è davvero un diabolico sociopatico o nasconde un oscuro segreto? Questo è solo l’incipit della vicenda che, fin dalle prime battute, fa intuire che siamo di fronte ad un giallo di hitchcockiana memoria. A conti fatti Twisted, ha tutte tutto quello che piace al pubblico soprattutto quello giovanile. C’è un pizzico di amori e torbide passioni, c’è il mistero, l’omicidio e la piccola cittadina di periferia. Tutte caratteristiche che si riscontrano in tutti i teen – mystery di nuova generazione. Eppure questa nuova serie tv, non ha quel guilty pleasure che crea dipendenza: perché? Il malfunzionamento di Twisted va riscontrato in tre punti fondamentali. Prima di tutto a non convincere è la trama stessa che si sviluppa troppo lentamente e con qualche forzatura,  tessendo una tela di difficile comprensione e di poco impatto; in secondo luogo i personaggi tutti sono di una noia mortale e piatti come una tavola ed inoltre hanno un fascino di un camaleonte addormentato (soprattutto quelli maschili). In terzo luogo Twisted è impreziosito da così tanti luoghi comuni e frase già dette, che sembra quasi di vedere una vecchio DVD. Non basta quindi mettere in una serie tv il solito triangolo amoroso ed aggiungere feste da sballo ed un torbido omicidio per fare bella una produzione televisiva. In Twisted manca infatti il glamour, la buona musica, i personaggi sfaccettati, autoironici e quelle ambientazioni da drama anni ’90. Se altre produzioni del network sono state una vera scoperta, come Jane By Design, Bunheads e The Lying Game, Twisted anche se potrà contare sul traino delle Pretty Little Liars, non avrà vita lunga nei palinsesti americani.

La serie per ora è inedita in Italia, mentre per Gennaio in America si attende la seconda parta della stagione.

di Carlo Lanna per Oggialcinema.net 


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