Una nuova strage è avvenuta oggi a Donetsk, città dell’Ucraina orientale che da mesi è l’epicentro delle violenze causate dalla guerra tra le truppe governative di Kiev ed i ribelli filorussi, sostenuti politicamente e militarmente da Mosca, che controllano parte del Donbass.
Secondo un primo bilancio delle autorità dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, un colpo di mortaio ha colpito una fermata dell’autobus dove decine di persone erano in attesa, uccidendone 13 e ferendone dozzine che si trovavano nelle vicinanze del luogo dell’esplosione. Il proiettile, secondo quanto riferito dalle forze di sicurezza e da testimoni oculari, sarebbe stato sparato da un pezzo di piccolo calibro utilizzato da alcuni uomini a bordo di un automezzo che sono in seguito fuggiti.
È difficile dire di chi sia la responsabilità ma entrambe le parti in causa, come sempre accade in occasione di avvenimenti simili, si incolpano a vicenda, accusandosi l’un l’altro di violare i diritti umani.
In seguito alla rivoluzione europeista che ha portato alla destituzione dell’ex presidente filorusso, Viktor Yanukovic, formazioni di guerriglieri fedeli a Mosca hanno conquistato gran parte dell’Ucraina orientale, ritornata sotto il controllo di Kiev in seguito all’offensiva lanciata dal neo presidente Petro Poroshenko, denominata “Operazione Antiterrorismo”, che ha relegato i ribelli in una regione prossima al confine con la Russia la quale, nel mentre, ha invaso ed annesso al proprio territorio la Crimea.
La situazione di stallo generatasi però perdura nonostante le sanzioni occidentali emanate contro Mosca e stragi come quella odierna sono all’ordine del giorno o quasi.
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Ucraina. Colpo di mortaio su fermata autobus a Donetsk: 13 morti
Creato il 22 gennaio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniPossono interessarti anche questi articoli :
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