Dopo quasi 10 giorni di stop unilaterale ai combattimenti, decretato dal governo di Kiev per creare un clima favorevole alla buona riuscita delle trattative di pace, il neo presidente Petro Poroshenko ha annunciato oggi che la tregua è finita e che non ci saranno ulteriori proroghe.
Il cessate il fuoco era stato decretato il 23 giugno scorso e avrebbe dovuto scadere già il 27 ma, nella speranza di un miglioramento della situazione, è stato prolungato fino alla mezzanotte di ieri; il leader ucraino ha infatti proposto un piano di pace in 15 punti, lodato a parole anche da Mosca ma non rispettato nei fatti, che al primo posto prevedeva infatti la cessazione immediata delle violenze a cui si doveva aggiungere l’interruzione dei rifornimenti clandestini di armi ai guerriglieri separatisti da parte della Russia.
La buona volontà di Kiev e dell’Ue, che l’ha sempre sostenuta, non è stata però presa in considerazione dai miliziani secessionisti che, senza curarsi della tregua, hanno continuato a portare avanti attacchi ed attentati contro le forze governative, cosa che ha portato Poroshenko a non concedere ulteriori proroghe al cessate il fuoco e tornare invece a combattere; il capo del governo ucraino, Oleksandr Turchynov, ha infatti dichiarato: “attaccheremo i ribelli separatisti che, da più di due mesi, controllano buona parte delle regioni di Donetsk e Lugansk”, le quali si sono dichiarate indipendenti da Kiev con il nome rispettivamente di “Repubblica Popolare di Donetsk” e “Repubblica Popolare di Lugansk”, in seguito alla rivoluzione europeista che ha rovesciato l’ex presidente filorusso, Viktor Yanukovich.
Nonostante la reticenza dei miliziani secessionisti a deporre le armi e mettersi al tavolo delle trattative, Turchynov ha però garantito che il piano di pace proposto rimane sempre valido e che “se verrà constatata una reale volontà da entrambe le parti di adoperarsi per la risoluzione del conflitto, Kiev è pronta in ogni momento a ristabilire il regime di cessate il fuoco”.
Magazine Politica Internazionale
Ucraina. Finita la tregua; Kiev riprende l’offensiva contro i ribelli filorussi
Creato il 01 luglio 2014 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniPossono interessarti anche questi articoli :
-
I gasdotti TAP e Turkish Stream: coesistenza pacifica o guerra energetica?
Nel giro di poche settimane il costruendo gasdotto Turkish Stream è diventato oggetto di numerosi dibattiti, sia sui giornali che in ambienti finanziari e... Leggere il seguito
Da Alessandroronga
POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
L’Egitto al centro della lotta anti-jihadista
Il 16 febbraio scorso il Ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drian si è recato al Cairo per firmare l’accordo per la vendita di una Fregata e 24... Leggere il seguito
Da Geopoliticarivista
POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
New World Order, ci può salvare solo Putin
“Illuminati”. Come – se stiamo alle parole scritte dal noto romanziere Dan Brown in “Angeli e Demoni” – Galileo Galilei e Gian Lorenzo Bernini. Leggere il seguito
Da Retrò Online Magazine
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Analisi d’intelligence: criticità e benefici del sistema di spionaggio e...
Print PDFdi Alessandro ContinielloIn questo periodo storico, alla luce dei tragici accadimenti francesi, i sistemi d’informazione e sicurezza di tutti i Paesi... Leggere il seguito
Da Bloglobal
OPINIONI, POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Al bar
Più che un bar sembra un convivio di saggi, almeno la prima impressione che dà è quella. L’insegna, d’altronde, reca il titolo di un’opera di Platone: la... Leggere il seguito
Da Malvino
SOCIETÀ -
L'odore dell'escalation al mattino
(Uscito sul Giornale dell'Umbria)Qualche settimana fa la Reuters pubblicava un'inchiesta fatta dai suoi giornalisti in Ucraina. Leggere il seguito
Da Danemblog
SOCIETÀ
I suoi ultimi articoli
-
Dopo gli attentati di Bruxelles Londra rafforza i controlli ai collegamenti con Belgio e Francia
-
Attentati Bruxelles. Mogherini si scioglie in lacrime davanti ai media internazionali
-
La cinese Geo-Jade si compra Bankers e il petrolio albanese
-
Turchia. Erdogan, ‘Europa con terroristi del Pkk’, ma Ankara sostiene quelli dell’Isis