Dopo quattro anni di discussione oggi a Lussemburgo è stato trovato un accordo tra i ministri dell’ambiente dell’Unione Europea: saranno gli Stati membri a decidere di coltivare o vietare gli Ogm sul proprio territorio. Ora spetterà ad ogni singolo stato trovare gli accordi legislativi da stabilire con il Parlamento Europeo.
(huffingtonpost.fr)
L’accordo politico dei ministri dell’ambiente dell’Ue sugli Ogm. Oggi a Lussemburgo, dopo quattro anni di dibattiti, si è deciso di lasciare liberi gli Stati membri di coltivare o di vietare – parzialmente o completamente – gli Ogm sul loro territorio. La palla, ora, passerà alla presidenza italiana che dovrà trovare un accordo legislativo con il nuovo Parlamento europeo.
Il no degli Ogm in Italia. Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti ha ribadito il no dell’Italia e lo ha anche twittato: “A Lussemburgo per Consiglio Ambiente Ue, ribadisco No Italia a Ogm. Partita da vincere, come quelle di #Brasil2014″. E dopo l’accordo ha aggiunto: ”Su Ogm in Ue vince la linea italiana. Orgogliosi dell’accordo raggiunto. #libertàdiscelta per gli Stati e l’Italia dice NO agli #Ogm”.
Il ministro dell’Ambiente italiano, Gian Luca Galletti agli Stati Ue: “Troviamo accordo finale entro l’anno”. “Chiedo a ogni Paese Ue un aiuto per arrivare a chiudere entro la fine dell’anno il dossier” sulla libertà di coltivazione o meno Ogm nell’Ue, dopo l’accordo politico raggiunto con due sole astensioni, quella di Belgio e Lussemburgo. Da parte dell’Italia “c’é il massimo impegno a chiudere il dossier. E credo che se riuscissimo a ottenere questo obiettivo, daremo un segnale molto forte ai nostri Paesi anche sull’unità dell’Europa. L’accordo raggiunto oggi é un buon compromesso in quanto molti Paesi Ue volevano una soluzione meno stringente, altri invece chiedevano una soluzione più stringente, ad esempio l’Italia. Credo però che il senso di responsabilità e la voglia di venire fuori da una situazione confusa ci abbia indotto tutti a trovare una sintesi con il documento di oggi”. Il ministro ha detto anche di essere consapevole “che alla presidenza italiana spetta un compito difficile”: quello di trovare un accordo finale – sulla base dell’intesa politica raggiunta oggi – con il Parlamento europeo. Ci sarà su questo ”il massimo impegno della presidenza italiana”.
(ansa.it)