Sevilla – Benfica 4-2 d.c.r.
A cura di Superflaz
Sevilla FC reginetta d’Europa 2014, dopo la vittoria ai rigori contro il Benfica.
Torino, maggio 2014, anche quest’anno la maledizione di Bèla Guttman si abbatte sul Benfica. Seconda finale di Europa League consecutiva persa, dopo quella dell’anno scorso ad Amsterdam contro il Chelsea, ed ottava finale europea persa da quando Guttman se ne andò lanciando la sua famosa maledizione contro la formazione lusitana. La reginetta d’Europa 2014 è così il Sevilla, che la spunta ai rigori, dopo una partita equilibrata. Con questo successo gli andalusi diventano la quarta squadra ad aver conquistato il trofeo per tre volte, insieme a Liverpool, Inter e Juventus. Proprio allo Juventus Stadium va in scena la finalissima, le squadre partono contratte e lo spettacolo ne risente, i portoghesi prendono il pallino del gioco, mentre gli iberici gestiscono le ripartenze. Il Benfica costruisce bene, ma manca concretezza in zona goal, dove Cardozo e Rodrigo non riescono mai a centrare la porta, o sbattono contro il muro avversario. Il più in palla sembra essere Sulejmani che mette in costante difficoltà Alberto Moreno, ma, i portoghesi non riescono a sfondare grazie anche ad un ottimo Beto, che ferma due ghiotte occasioni di Maxi Pereira e Rodrigo. Per gli andalusi l’unico che sembra avere qualcosa in più è capitan Rakitic, che però predica nel deserto, con Bacca che sbaglia tutto ciò che c’è da sbagliare; il primo tempo si chiude con qualche sbadiglio sullo 0-0. La ripresa si apre con il Benfica all’arrembaggio, nel giro di 20 secondi i lusitani hanno ben 3 palle goal, con Lima e Rodrigo, ma, il muro spagnolo regge bene all’urto.
Per il Benfica ci provano tutti, anche Luisao e Garay, ma, senza fortuna; Lima si intimidisce per due volte a tu per tu con il portiere del Sevilla, non trovando mai il tempo giusto per battere a rete. Il risultato non si schioda e così i tempi regolamentari si chiudono ancora sullo 0-0, con il Benfica che protesta con l’arbitro Brych per un fallo da rigore di Moreno su Lima. I supplementari, complice la fatica, si trascinano stancamente, si conta solo un’occasione quando il Sevilla, che riparte sempre in contropiede, con Bacca, come nel primo tempo, non centra la porta solo davanti ad Oblak dopo essere partito da centrocampo illuminato da un passaggio magistrale di Rakitic. Subentrano la fatica e gli infortuni, Marin, entrato nella ripresa deve far spazio a Gameiro, Bacca si ferma per circa 3 minuti in preda ai crampi. Proprio Gameiro è l’autore dell’ultimo brivido della partita, invece di servire il compagno liberissimo in mezzo all’area, spara a botta sicura sull’esterno della rete, e così si va ai calci di rigore.Sotto la curva occupata dai tifosi andalusi parte il Benfica, Lima non sbaglia spiazzando Beto, tocca a Bacca per il Sevilla, che la piazza appena sotto la traversa; è la volta di Cardozo, che di sinistro si fa ipnotizzare da Beto, rincorsa lunghissima, con continue interruzioni, e Beto, almeno due passi oltre la linea di porta, si tuffa e para. Il rigore sarebbe da ripetere, ma l’arbitro sorvola; l’occasione per il Sevilla per portarsi avanti è sui piedi di Mbia, tiro e goal ed il camerunense si ferma con le mani sulle orecchie ad ascoltare il grido dei suoi tifosi; per il Benfica è la volta di Rodrigo, altro mancino, anche il suo tiro viene bloccato dal portiere portoghese del Sevilla, sempre avanti almeno due passi dalla linea di porta, ora gli iberici sono davvero ad un passo dal sogno; tocca a Coke, il suo tiro viene toccato da Oblak, ma, si infila in rete, per il doppio vantaggio Sevilla; Luisao va sul dischetto per tenere ancora in vita il Benfica, e non tradisce; ora tocca a Gameiro, se segna il Sevilla conquista la coppa, Brych fischia, rincorsa del numero 18 andaluso e palla sotto l’incrocio.
Capitan Rakitic alza al cielo la coppa dell’Europa League per il Sevilla.
Apoteosi iberica, con i giocatori che corrono ad abbracciare Gameiro e Beto, il Sevilla conquista l’Europa League, mentre sul Benfica continua ad aleggiare lo zampino di Guttman. Ora può partire la festa biancorossa e dopo la premiazione, con capitan Rakitic che alza la coppa, partono i giri di campo ed anche baci galeotti in diretta europea, quello tra Rakitic e Carriço, ormai ha fatto già il giro del mondo. Intanto i tifosi lusitani abbandonano lo Juventus Stadium e non mancano le lacrime di qualche piccolo sostenitore. Per il Sevilla si aprono le porte della Supercoppa Europea, dove affronterà la vincente della Champions League tra Real Madrid ed Atletico Madrid, aspettando la nuova regola del 2015, che consentirà alla vincente della competizione di qualificarsi di diritto alla massima competizione europea.
Un piccolo tifoso del Benfica in lacrime, il genitore gli porge un fazzoletto. Quanto fa soffrire la maledizione di Guttman.