Miei cari lettori e mie care lettrici,
quanto sono felice di scrivere questo post!
Ho rimandato fino all’ultimo, temendo di non riuscire a partecipare e di non trovare il tempo necessario a dedicarmi a questo gruppo di lettura con l’attenzione che merita; poi mi sono detta che il tempo per ciò a cui teniamo si deve trovare, senza barricarsi dietro a delle scuse. Eccomi qui, dunque, pronta a leggere di nuovo il mio libro preferito e ad innamorarmene un’altra volta: parlo, come i lettori di lungo corso avranno già intuito, de I Miserabili di Victor Hugo.
Ho ripetuto fino alla nausea, nelle pagine di questo blog, quanto questo libro sia il mio preferito. Gli anni passano, leggo altre storie che prendono parte alla schiera delle mie preferite, ma è una definizione vaga: solo il capolavoro di Hugo è il libro che merita in tutto e per tutto questo appellativo, per me.
Era da qualche tempo, ormai, che pensavo di rileggerlo e di metterlo alla prova – si sa, a volte il tempo cambia le cose, libri che abbiamo amato ci deludono e viceversa; volevo testare i miei ricordi, con la speranza (anzi, la certezza!) che
Nel frattempo, ho formulato anche un altro proposito: vi ho tanto ripetuto quanto amo questo libro, che portare avanti questa lettura escludendovi sarebbe una vera e propria villania – anche perché, in tutta franchezza, non potrei mai compattare tutte i miei pensieri in modo tale da essere contenuti in una semplice recensione – e quindi ho deciso di dedicare un post a ognuna delle tappe (o un paio, quando il numero di pagine è più contenuto). Cercherò di non limitarmi alla semplice condivisione delle mie riflessioni, come faccio di solito: vorrei inserire anche dei collegamenti ad altri libri, articoli e argomenti che mi sembrano adatti per vivere un’esperienza a tutto tondo e per osservare I Miserabili in tutte le sue sfaccettature.
Come avrete ormai intuito, dunque, quello che sto scrivendo ora fa da introduzione alla serie di post UFG Book Club – I Miserabili, il progetto che ci terrà compagna nei prossimi mesi! Quello qui a fianco è il calendario, che potete ingrandire cliccandoci sopra.
Oggi finisce la prima tappa, e domani vi parlerò di queste prime pagine; prima, però, vorrei darvi qualche ragguaglio sulla mia edizione.
Trattasi del cofanetto Mondadori, stampato nel 2009, che divide il libro in tre volumi in brossura (rendendo la lettura più facile e maneggevole); ogni volume ha, come immagine di copertina, un dipinto dello stesso Hugo, mentre il cofanetto presenta sui lati il suo ritratto più celebre. La traduzione è a cura di Marisa Zini e il testo è preceduto da un’introduzione di Marc le Cannu, di cui parleremo però a fine lettura, visto che tratta di alcuni momenti importanti della narrazione.
Io l’ho trovata ottima e, se dovessi consigliare un’edizione, sarebbe senz’altro questa; tuttavia, non avendo provato altre traduzioni non so dire se questa sia la migliore. Si tratta di una resa leggermente antiquata, ma non tanto da disturbare la lettura o la narrazione; anzi, in questo particolare caso, trovo sia particolarmente indicata, dato che non è invecchiata male (come può capitare a certe traduzioni).
Ad ogni modo, sarei felice di conoscere l’opinione di chi si è affidato o si sta affidando a un’altra edizione: lasciate pure il vostro pensiero nei commenti.
Per il momento mi fermo qui; domani pubblicherò il primo post dedicato. Sono davvero emozionata!
Vostra
Camilla