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Ugo Sposetti: come muore un partito

Creato il 06 ottobre 2014 da Tafanus

Amara intervista di Ugo Sposetti a Giovanna Casadio (Repubblica) sul crollo del tesseramento nel PD - "Non resta più niente, i militanti se ne vanno"

Sposetti-ugo
ROMA - "Il PdR, il Pd di Renzi? Il partito personale non crea iscritti". Ugo Sposetti, il compagno tesoriere dei Ds, senatore dem, fa un'analisi spietata.
Sposetti, pochi iscritti dem, di chi è la colpa?
"Lo chieda agli attuali dirigenti. A me fa pure male saperlo, mi dà sofferenza. Ma la responsabilità è evidentemente di chi dirige. E comunque il Pd non è più un partito".
Lei è della "vecchia guardia".
"Vecchia guardia saranno loro! È un modo spregiativo usare toni come questo, ovvio che scompaiono i militanti. Un partito è un'altra cosa. Un partito senza iscritti, senza risorse, senza rispetto della vita democratica interna, cos'è?".
Cos'è?
"Non lo so, ma di certo non è più un partito".
Servono ancora i partiti?
"I partiti sono stati scuola, comunità, famiglia. Poi nella Prima Repubblica è successo quel che è successo, ma dovrebbe esserci il senso di comunità".
Quindi cosa resta?
"Non resta più niente se, ad esempio, uno esprime dissenso come hanno fatto alcuni dirigenti nell'ultima Direzione del Pd sull'articolo 18, e chi dovrebbe tenere insieme tutti, fa attacchi abbastanza volgari. Ecco quindi che un partito non diventa più una comunità: è un'altra cosa. È come se in una famiglia uno non potesse esprimere più un pensiero che ... pah, gli arriva uno schiaffone".
La minoranza, di cui lei fa parte, nell'ultima direzione è stata asfaltata?
"Asfaltata?! Ma chi ha fatto marcia indietro sull'articolo 18 è il presidente del Consiglio. Tutti al Senato aspettiamo l'emendamento al governo che corregge il governo, cioè quell'emendamento che recepisce le modifiche della Direzione. Siamo in trepidante attesa".
Lei vuole bene al Pd?
"Guardi, hanno cambiato il nome alle feste dell'Unità sette anni fa, e io dissi: "È un errore. vi pare che si cambia il marchio alla Nutella?". Non fui ascoltato. Ora il brand Festa dell'Unità è stato riscoperto. Allora si è posto il problema del logo. Ma se non ci fosse stato un idiota che risponde al nome di Ugo Sposetti, che ha registrato e pagato per sette anni il dominio Festa dell'Unità, non si sarebbe potuto usare. Il Pd sta in 1.800 circoli di proprietà del famigerato Pci-Pds-Ds, e non paga né Tarsu né Imu né condominio. Sono sedi che vengono dal lavoro e dalla fatica di centinaia di militanti comunisti. Non mi sembra che a dirigere il Pd oggi ci siano grandi manager che possano gestire questo patrimonio. Quindi le cose restano come sono".

(Giovanna Casadio - Repubblica)

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