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Un aiuto per dialogare e rispondere ai protestanti

Creato il 28 gennaio 2014 da Uccronline

Williams e  RatzingerL’ecumenismo è e sarà un punto chiave del pontificato di Papa Francesco, la scelta di chiamarsi “vescovo di Roma” dev’essere infatti letta in questa direzione, come spiegato da Walter Kasper, presidente Emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.

L’unità dei cristiani dev’essere oggetto di preghiera, come ha ricordato lo stesso Francesco il 20 marzo 2013. Tuttavia, il card Kasper ha anche sottolineato come esista in alcune aree del cristianesimo protestante un «proselitismo aggressivo».

E’ vero, i cattolici a volte sono aggrediti a destra da anticlericali e agnostici in cerca di ambiti di sfogo personale, e a sinistra da protestanti “aggressivi”. Da questo punto di vista appare molto utile il lavoro di L.D.P. Galanti, il quale ha recuperato un testo scritto da padre Vittorio Genovesi nel 1951, come appendice al Catechismo di San Pio X formato a domande e risposte, aggiungendo per ogni argomento una serie di chiari e precisi riferimenti alle fonti bibliche, a cui proprio alcuni protestanti sono soliti fare riferimento per cercare di scalfire, in linea con il principio luterano della “sola Scriptura”, la visione cattolica. Ecco il testo: Contro gli errori dei Protestanti. Con la conferma scritturale alle singole risposte.

L’iniziativa, ha spiegato il revisore, è nata dall’esigenza di aiutare una maturazione della propria fede, anche perché «l’ignoranza della propria fede», ha spiegato, «non mi sembra il punto di partenza migliore per dialogare con le altre, e per evitare di lasciare senza replica» critiche e obiezioni. Galanti si augura, infine, «che la riproposizione di questa importante ed introvabile opera possa costituire non un ostacolo ma un ausilio nel dialogo ecumenico, nel quale lo spirito di carità verso i fratelli separati non può prescindere dalla necessità di affermare la verità, ricordando sempre che se è necessario condannare l’errore, si deve sempre rispettare e amare l’errante».

Forse alcune risposte sono un po’ troppo sintetiche, come quella riguardante la salvezza per chi è fuori dalla Chiesa, tuttavia in linea generale sembra un testo utile per una prima e immediata risposta alle principali obiezioni. Come spiegato Giovanni Paolo II, non si può «imitarsi alla ricerca di un minimo denominatore comune», ma occorre «prestare un coraggioso servizio alla verità evidenziando sia aree di convergenza che differenze fondamentali, nello sforzo sincero di superare pregiudizi e malintesi».

La redazione


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