Un'altra notte di cazzate in questo schifo di città

Creato il 20 agosto 2012 da Tizianogb
Ci sono libri con dei titoli che da soli valgono il prezzo sulla copertina. Bukowski, per esempio, era uno che coi titoli ci sapeva fare e parecchio. Voglio dire: Erections, eiaculations, exhinitions and general tales of ordinary madness (Storie di ordinaria follia e Compagno di sbronze in italiano), Taccuino di un vecchio porco, Musica per organi caldi: sono tutti titoli cazzuti, attirano l'occhio e stimolano il cervello più di mille lampeggianti!  Verrebbe quasi voglia di comprarli a scatola chiusa (e di solito con Bukowski è proprio così che va a finire)....Ma non voglio parlare del vecchio Buk, ora... perlomeno non qui e non adesso. Quello di cui voglio parlarvi in questo post è di uno dei romanzi più belli che mi sia capitato di leggere da un po' di tempo a questa parte, il cui titolo ho riciclato per il post stesso, dato che era troppo psichedelico per non usarlo in tal senso e da solo, come ho già detto, vale il prezzo del romanzo in questione. L'autore del romanzo è Nick Flynn e la prima volta che ne ho sentito parlare è stato quando, per puro caso, mi è capitato di vedere su youtube un'anteprima in lingua originale del film che da questo romanzo è stato tratto, in cui tra i protagonisti vi è un Robert De Niro in forma a dir poco strepitosa (date un occhiata al trailer qui sotto e poi ditemi se non è vero). Non ho la minima idea di se e quando distribuiranno il film in questione anche da noi, e conoscendo il mercato cinematografico italiano non mi stupirei se vedesse la luce direttamente in formato DVD/BlueRay; però il romanzo, grazie al cielo, è già stato tradotto nella nostra lingua e pubblicato nella collana strade blu di mondadori nel 2005. Così, mi è sembrato più che logico comprarne una copia e vedere se quel che prometteva il titolo corrispondeva poi alla qualità generale della storia. E credetemi, il romanzo è altrettanto bello. 
Nick Flynn è il classico esempio di come la letteratura americana sia ancora viva e vegeta, e non sia invece morta insieme a Fitzgerald, Hemingway, Buckowski, Burroughs, il povero David F. Wallace e compagnia bella (per citare tutti i grandi romanzieri americani non mi basterebbe un post intero, quindi accontentatevi dei primi nomi che mi sono venuti in mente). Flynn possiede il tocco delicato del poeta (ha già pubblicato due raccolte dei suoi versi) e l'ironia sottile da romanziere di razza, tutte qualità che gli hanno permesso di raccontare la sua vita, piena zeppa di situazioni al limite, tragedie, tossicodipendenze e quant'altro con il tono di chi stia raccontando una passeggiata in riva al mare. Con uno stile che ricorda vagamente quello di Joyce, le cui basi poggiano come una barca sul fluire instabile dei pensieri e dei ricordi, "Un'altra notte di cazzate in questo schifo di città" è sicuramente uno dei romanzi più riusciti degli ultimi tempi, e una di quelle storie che ti rimangono dentro a lungo. Inutile dire che ve ne consiglio caldamente la lettura. 

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