—> Un Angelo Di Nome Giuda – Romanzo di Daniele Traferro
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ALCUNI ESTRATTI —>
Occorre fare disciplina del pensiero e silenzio nella mente, in modo da riempire della consapevolezza che tutto è divino , così che i demoni non possano entrare negli spazi della nostra anima, così da lasciarli fuori.
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Riconobbi il nostro mondo come la creazione continua dei pensieri dei suoi abitanti, compresi come le attitudini e le diverse personalità che ci rendevano “popoli” creavano di fatto la realtà intorno a noi.
Una bandiera, un paese, uno stato, non identificava altro che una serie di condizionamenti comuni, schemi e attitudini di comportamento che ci rendono simili e riconoscibili gli uni agli altri
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La mia coscienza si espanse ancora, come in uno zoom continuo le cose continuavano ad allontanarsi allargando la visione, affinché altri particolari potessero comparire.
Potei vedere il mondo come una piccola sfera ruotante a spasso nell’Universo insieme a tante altre piccole sfere ruotanti.
Finché l’Universo stesso non divenne altro che un respiro di Dio, un piccolo breve respiro confuso tra milioni di altri respiri, che formavano infiniti universi in infinite dimensioni in cui la vita, eterna e infinita essa stessa, poteva esprimersi in miliardi di forme e modi diversi, tutti comunque in movimento in una unica direzione e con un unico scopo, tornare al Dio Creatore.
E così potei vedere che tutto ciò che è esistito, esiste o esisterà , in ogni luogo e in ogni tempo, non è altro che la manifestazione dell’Essenza Divina, un eterno e immenso oceano in cui tutti siamo immersi e da cui tutti siamo pervasi.
“Compresi che ciò che compone questo nostro mondo è in realtà un “tutto” posto su scalini diversi della medesima scala, tutti nella stessa direzione, semplicemente su livelli diversi.
Nulla di giusto o di sbagliato, nulla di buono o cattivo, solo un flusso di particelle potenzialmente divine, in movimento dal buio verso la luce.
Vidi anche me stesso come anima immortale, a volte incarnata in un corpo, a volte condividere tempi e spazi spirituali con altre anime disincarnate, mi trovai in molti luoghi e in molti tempi, e come per gli oggetti, notai che anche la mia aura era cambiata nel tempo, dai toni opachi del grigio delle prime immagini che ricevevo, ai colori più vivi e brillanti delle mie ultime esistenze.
Mi fu poi mostrato che il tempo non è altro che un tutt’uno, sempre esistente nella sua totalità.
Potevo vedere il presente ed il passato delle cose, e mi resi conto che il fatto che fossero lì, proprio in quello spazio e proprio in quel momento, era solo una semplice convenzione della nostra mente umana, perché erano state in molti tempi ed in molti luoghi prima, così come sarebbero state in molti tempi ed in molti luoghi successivamente”