Un assaggio del post-Germania

Lo so, ogni tanto escono questi post un po' strani, "di servizio", né carne né pesce, perché non ho il tempo di scrivere qualcosa di serio o di sensato, o di frivolo e insensato, e mi fermo a metà, ricorderete sicuro "Post(sbornia) di servizio", Post "trailer", "Avrei davvero voluto". Un po' quei post in cui quasi con la mano (graffiata) riemergi dal mare in cui l'Odissea dei giorni (alcolici) trascorsi ti ha inabissato semplicemente per far segno che tu sei ancora là, vivo e vegeto; oppure vivo, e vegeti. Be', questo è uno di quei post. Uomini avvisati...
E' l'ennesima volta che volo a Roma da Mainz e questa botta, oltre a prendere per la prima volta dopo un anno e mezzo un Lufthansa essendomi ricordato di prenotare con laaargo anticipo e dovendo iniziare a portar giù alcuni bagagli, sono di nuovo a salutare con un "mordi e fuggi" alcuni miei amici, mi ritrovo elezioni politiche e regionali, esami all'uni italiana, papi "emeriti", italiani dilaniatisi gli uni gli altri e incontri pseudospirituali volti a un ipotetico pellegrinaggio (cose serie e futili allo stesso tempo, mica come studentepercaso che se ne va a buffo a Barcellona per una settimana!).
Molte altre cose tipiche dell'italianità non sono cambiate: confusione, traffico, complicare le cose appena se ne ha la possibilità, mentalità media da "stato ladro", "chi fa da sé fa per tre", "è tutto un magna magna", "chi cazzo l'ha votato". L'Università romana ormai a te un po' estranea, molti volti e facce mai viste, salvo alcuni amici del primo anno che ci stanno sempre, mi toccherà riambientarmici. Non solo a quello, a Roma, alle uscite romane, ai ritmi di vita più pacati, alla vita in casa coi tuoi, a ciò che era prima dell'Erasmus. Un assaggio del post Germania, insomma.
Eh vabbé, fine del post. Un po' mediocre, ma ve l'avevo detto, come diceva  Mendeleev, non è periodo!
Pulchra vobis;)
LuciusDay