Il primissimo Inazuma Eleven fa capolino sull'eShop Nintendo per tutti coloro che non sanno com'è nata la leggenda di Mark Evans
Dopo aver giocato tutto d'un fiato prima Inazuma Eleven 3: Ogre all'attacco! e poi - di nuovo! - Inazuma Eleven nello stesso mese, possiamo dire con matematica certezza di non voler più vedere un pallone da calcio per almeno qualche mese, ben consapevoli che basterà accendere la TV all'ora di pranzo per sentir raccontare al telegiornale dell'ennesimo calciatore multimiliardario e delle sue tresche amorose. Pena l'ulcera, c'è da dire che nell'universo di Inazuma Eleven il calcio si sopporta molto meglio, anche perché i suoi personaggi lo venerano a dir poco e le partite sono una metafora del gioco di squadra e dell'importanza dell'amicizia. In realtà, già nella nostra recensione di Inazuma Eleven 3 ci eravamo lamentati di una certa stanchezza nel contesto di un franchise che si è rinnovato pochissimo, procedendo con i piedi di piombo per quel che concerne novità e aggiornamenti. Ecco perché la scelta di riproporre il primissimo Inazuma Eleven sull'eShop ci è sembrata decisamente discutibile: sarà invecchiato bene oppure no questo titolo del... 2008?
1, 2, 3... stella!
Facciamo un attimo di chiarezza, perché a questo punto ci siamo cominciati a confondere pure noi. Inazuma Eleven esce, sì, nel 2008, ma in Giappone e su Nintendo DS. In Europa viene pubblicato solo nel 2011, sempre su Nintendo DS. Da allora, noi europei abbiamo potuto apprezzare quasi tutti gli Inazuma Eleven seguendo l'ordine cronologico, benché con parecchio ritardo e alcune discrepanze: abbiamo giocato il secondo episodio nella sua doppia versione su Nintendo DS, ma il terzo episodio in tre versioni parallele lo abbiamo giocato su Nintendo 3DS.




Vino vecchio...?
In Inazuma Eleven ritroverete la consueta commistione di sprite bidimensionali e location poligonali con visuale isometrica durante le fasi di esplorazione, alla quale si alternano le cinematiche poligonali che rappresentano gli "scontri" sul campo da calcio: quest'ultime sono sicuramente ben realizzate, anche se un po' grezze se raffrontate al più recente Inazuma Eleven 3, e fanno da buon contraltare alla povertà visiva generale che caratterizza il resto del gioco. Lasciano un po' perplessi altre scelte in fase di porting, per la verità, come per esempio quella di aggiornare alcuni ritratti e altri no, ma sono dettagli dei quali si accorgeranno solo i veterani della serie. Per loro, l'acquisto di Inazuma Eleven è praticamente inutile, soprattutto se l'hanno già giocato o magari possiedono ancora la cartuccia originale. Per tutti coloro che non conoscono la serie Level-5, invece, il discorso è diverso e più complicato. Quello che bisogna considerare, innanzitutto, è che la serie è migliorata nel corso del tempo grazie a rifiniture e feature che hanno reso l'esperienza più piacevole e ricca: basti pensare alle molteplici versioni del secondo e del terzo capitolo e ai centinaia di personaggi che possiamo reclutare in entrambi.


Pro
- Prezzo azzeccato
- La storia di Mark e dei suoi amici inizia così
Contro
- Sente tutto il peso dei suoi sei anni
- La conversione l'ha migliorato solo marginalmente






