Non è il clima polare di questi giorni a stupirmi.
Non è l'Italia bloccata dal gelo siberiano.
Non è l'Italia governata da un governo tecnico.
Ciò che mi stupisce è il clima politico e sociale di questa Italia.
Un clima dove il sindaco di Roma contesta gli avvertimenti della Protezione Civile per la neve su Roma: e sbaglia Alemanno perché erano almeno un paio di settimane che l'allerta meteo era alta su tutta l'Italia e anche su Roma. Anche la tempistica degli interventi e le modalità di spargimento del sale è stata del tutto sballata. Tutti gli addetti ai lavori sanno che è inutile mettere il sale se poi nevicherà. Ma si fa presto a dare la colpa agli altri e non assumersi la responsabilità delle cose che non funzionano. Sarebbe opportuno e più onorevole un mea culpa.
Un clima freddo dove la Lega dà contro Berlusconi e aizza patriottismi padani dimenticandosi che insieme proprio a Berlusconi ha guidato questa Italia impoverita 8 anni negli ultimi 10. Gli italiani dovrebbero ricordarselo alle prossime elezioni.
Un clima di tutti contro tutti anche nelle manifestazioni di piazza dove l'interesse personale travalica l'interesse generale e mette fratelli contro sorelle, a discapito di molti cittadini che lavorano comunque per un bene comune. No, non è una presa di posizione contraria a quanto detto più volte in questo blog. Noi siamo per la mobilitazione generale per mettere a posto le cose, ma siamo contro ad un confronto, anche violento, dove il povero brandisca forconi contro un altro povero. Dove sono finiti tutti i proclami contro la casta che al momento non si è tolta praticamente nulla? Dove sono finiti gli argomenti e le proposte sulla patrimoniale?
L'Italia è un paese anestetizzato dal freddo e questo duole dirlo.