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Un consiglio? Non prestate mai casa a una come me.

Creato il 23 settembre 2011 da Taccodieci @Taccodieci
Un consiglio? Non prestate mai casa a una come me.
Se io non fossi me, ma qualcun altro, non mi presterei mai la casa.
Un appartamento, un'abitazione, è delicato: ha le sue particolarità, i suoi lievi scricchiolii e deve essere conosciuto per essere gestito in serenità. Io non so gestire nemmeno i miei capelli, figurarsi un appartamento non mio.
Lo scorso weekend FF ed io ci rechiamo ospiti di amici a Savona (dove, tra le altre cose, mi ha colpito molto la pubblicità di Fracomina che tappezza la città).
Sms a C un paio di giorni prima di partire: "Ci portiamo sacchi a pelo e materassini? Non farti problemi, siamo flessibili".
Risposta di C: "Non occorre: avrete un comodo letto!".
Non essendo mai stati a casa di C, credevo ci avrebbe messo a disposizione un comodo divano letto.
Immaginate la mia sorpresa quando, dopo una serata enogastronomica (giuro che volevamo fare altro, magari qualcosa di più attivo, ma il tempo atmosferico era quel che era) a base di farinata e fiumane di birra, C ci annuncia che sarebbe andato a dormire a casa della fidanzata e ci avrebbe lasciato le chiavi del suo appartamento.
Oh, oh.
- Ma sei sicuro?
- Ma certo.
- Ma sei assolutamente certo di quello che stai per fare?
- Ma sì, non ti preoccupare. Domani mattina, quando vi svegliate, mi telefonate e nel giro di venti minuti arrivo coi cannoli più buoni di Savona.
- Grazie infinite!
Dentro di me però penso: povero te...
Lo so, lo so, mi conosco! E infatti sarebbe stata una notte da incubo, con un risveglio da panico.
fase 1 - Una ninna nanna firmata Costa Crociere
Ci infiliamo il pigiamino ed FF pensa di andare al gabinetto prima di posizionarsi orizzontalmente nel letto.
WWWHHHOOOMMM!
Un rumore assordante a millemila decibel invade tutta la casa, anzi, tutto il condominio, anzi, secondo me lo sentivano fino a Genova! Preciso che si trattava delle due del mattino.
- Che è, amore? Il gabinetto sta salpando?
- E che ne so? Io ho solo tirato lo sciacquone...
- Sarà la vaschetta dell'acqua che fa un po' (sì, giusto un po') di rumore ricaricandosi...
- Sarà...
Ci posizioniamo orizzontalmente nel letto a luci spente.
WWWHHHOOOMMM!
Passano interminabili secondi, ma il rumore non cessa (visto che si parla di gabinetti).
- Amore, che ne dici se chiamiamo C e sentiamo se il rumore è normale?
- Ma no... Vedrai che tra un po' passa... E poi starà dormendo.
- Mmm... Meglio che non usi il gabinetto, per sicurezza. Terrò la pipì a bada fino a domani mattina, tanto ormai non manca molto.
- Ma no, ma che stai dicendo? Ma vai al bagno, tanto ormai!
In quel momento l'inconfondibile rumore di un manico di scopa che batte violentemente sul soffitto dell'appartamento di sotto ci informa che sì, stiamo effettivamente tenendo sveglia mezza Savona.
Decido quindi di trattenere stoicamente la pipì fino al mattino.
Il WWWHHHOOOMMM cessa, finalmente, qualche minuto dopo.
Fase 2 - Ore 5.00, la pipì
- Amore, sei sveglio?
- Mmm...
- Mi scappa la pipì. Vuoi che vada a farla io e poi tu? Non ce la faccio più...
- Mmm?!?
- Così tiriamo lo sciacquone una vola sola, visto il rumore...
- Mmm!
Qualche secondo dopo: WWWHHHOOOMMM!
Fase 3 -  Ore 9.00, l'allagamento
Ci svegliamo, ci stiracchiamo nel letto come gatti dopo una notte trascorsa benissimo: letto stracomodo, lenzuola nuove (mi scopro attaccato ad un dito un talloncino con la composizione del cotone). Che avremmo potuto volere di più?
- Amore, hai già chiamato C?
- Sì, ma non risponde.
- Starà ancora dormendo...
- Sì, starà dormendo... Aspettiamo ancora un po'...
Nel frattempo mando un sms a C, giusto per ringraziarlo per il bellissimo sonno ristoratore nel suo letto e per informarlo che siamo svegli, e vado a lavarmi. Una buona doccia è proprio quello che ci vuole.
Mi godo l'acqua tiepida sulla pelle, mi gusto la sensazione del doccia schiuma sulla pelle, mi inebrio del profumo dello shampoo sui capelli, poi faccio la pipì e... WWWHHHOOOMMM!
E vabbè, ormai è mattina.
Torno in camera e va in bagno FF.
- Hey, ma hai bagnato ovunque!
Torno nel bagno, preoccupatissima. Una pozza d'acqua staziona vicino al lavandino ed è chiaro che non è uscita dalla doccia ma da dietro l'armadietto che sta sotto al lavandino.
- Ohoh...
- Che hai combinato?
- Che dici? Non ho fatto niente! Manco l'ho usato, il lavandino.
- E allora questo lago da dove arriva?
In effetti si tratta proprio di un lago. Richiamo C, che continua a non rispondere.
Vado in cucina e sotto al lavandino trovo una spugnetta. Inizio a raccogliere acqua, cercando di capire da dove arrivi.
Bene, in una sola notte il nostro amico verrà cacciato dal condominio e la sua casa è stata allagata. FF ed io siamo proprio una bella coppia di amici insostituibili. Amici che proprio è un piacere ospitare.
- Hai chiamato C?
- Sì, ma non risponde...
- E adesso?
- Adesso raccogliamo acqua!
Asciughiamo, asciughiamo, asciughiamo. Apriamo le finestre perchè asciughi prima e con la spugna raccogliamo il grosso.
In effetti il lago è bello grande.
Finito di raccogliere ed asciugare acqua avrei bisogno di una seconda doccia, ma pazienza. Posso resistere pur di non allagare di nuovo la casa di un amico.
Ci piazziamo di fronte alla tv in attesa che C si svegli e ci richiami, sentendoci molto in colpa per aver devastato una casa semplicemente dormendoci dentro per qualche ora.
Dopo un po' mi viene in mente che non ho anocra lavato i denti, e siccome è dalle elementari che il sistema mi inculca nella testa i terribili effetti collaterali di una scarsa igiene orale, mi incammino verso il bagno.
- AAAhhh!!!
- Che succede?
- Il lago si è riformato!
- Ma come è possibile?
- E io che ne so?
Il lago che mi attende sotto il lavandino, blandendo la presa della corrente e la spina dell'asciugacapelli, è ancor più grande del precedente.
A questo punto FF ed io non parliamo più. Ci limitiamo a sentirci in colpa e a pensare a come, una volta che sarà arrivato C, potremo dirgli come abbiamo ridotto il suo appartamento, pur senza saperlo.
Restiamo come due ebeti davanti alla tv ad aspettare che il tempo scorra e C risponda al telefono.
Suona il campanello.
Nonostante le nostre due lauree, ci impieghiamo qualche minuto per capire come si apre il portoncino. Finalmente compare C, sorridente, ignaro di tutto, con un vassoio di cannoli strabuoni in mano.
- Hey, dormito bene?
- Eh, sì...
- Ho cercato i cannoli alla crema, ma ne ho trovati solo due. Sono stato costretto a portarne uno alla Nutella. Che ne dite di dividerli, così da assaggiarne un pezzo di ciascuno a testa?
- Sì... Ok...
- Hey, ma che succede?
- Beh... C... Come dire... Lo sapevi che il tuo sciacquone fa un rumore incredibile, vero?
- Certo che lo so. Scusate, non ve l'avevo detto... E' che io non sono spesso in casa, quindi me ne dimentico, eheh!
- Ah beh. No, perchè mi sa che i tuoi vicini stanotte lo hanno sentito eccome.
- Beh, capita in un condominio, di fare rumore.
- Se lo dici tu. Comunque c'è un problema più urgente... Ti abbiamo allagato il bagno.
- Come?
- Ti abbiamo allagato il bagno.
- E come?
- Non lo sappiamo. E' successo.
C appoggia il vassoio di cannoli sul tavolo e si avvia con disinvoltura verso la stanza da bagno. Noi attendiamo in ingresso, sentendoci morire di vergogna.
- Intendete questo?
Ci avviamo verso il bagno. Il lago non è mai stato così ampio.
- Sì.
- Ahahah! Scusate, avrei dovuto dirvelo! Il lavandino fa i capricci.
- Cosa?
- Capita che si allaghi tutto. Era un po' che non capitava, quindi mi era anche passato di mente questo problema. Avrei dovuto dirvelo, scusatemi.
FF ed io ci guardiamo, un po' sollevati e un po' sentendoci due idioti. Ma tutto sommato meglio così, no? Non abbiamo devastato una casa, dopotutto.
- Che dite, ci facciamo una birra coi cannoli?
La Redazione

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