Un dossier è stato consegnato tre anni alla Corte dei Conti , all’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici , alla procura di Roma , all’organismo di vigilanza , al presidente e ai sindaci della Sogei e rimasto lettera morta. Documentava la storia dell’appartamento dove abita in affitto Tremonti , evidenziando un nuovo caso Anemone.
La Sogei ha occultato , liberandosi dell’unico testimone disposto a raccontare chi sono il costruttore Angelo Proietti e la sua Edil Ars. Il loro rapporti con Marco Milanese, deputato Pdl. Le ragioni per cui ristrutturarono l’appartamento del ministro.
Il testimone , autore del dossier e che tra il 2009 e il 2010 venne ascoltato tre volte dal Nucleo di Polizia tributaria di Roma è Francesco Scolamiero. E’ un matematico di 57 anni , licenziato dalla Sogei nel 2008 , per essere troppo curioso. “Nel 2006 , quando Padoa-Schioppa e Visco subentrarono a Tremonti , mi fu chiesto dalla nuova dirigenza di Sogei di prendere in mano gli appalti edilizi , come responsabile della logistica.Quando arrivai venni avvertito che comandava Edil Ars e per le prima e ultima volta volta ne incontrai uno dei proprietari, Angelo Proietti. Si presentò con il cellulare incollato all’orecchio , ostentando un discorso con un monsignore. Mi consegnò un piano di lavoro triennali per la manutenzione degli immobili che era stato firmato pochi giorni prima che la vecchia dirigenza lasciasse. Neanche fossi un passacarte” racconta il testimone.
Tra i clienti della Edil Ars c’è l’Amministrazione Del Patrimonio della Sede Apostolica , la Curia Generalizia della Congregazione Benedettina e Silvestrina, La Pontificia Università Lateranense, la Direzione Generale dei Servizi Tecnici di edilizia del Governatorato del Vaticano, la Lumsa, l’ospedale Bambin Gesù. Inoltre Proietti ha un socio, Achille Sacaramucci, sodale del Pio sodalizio dei Piceni , confraternita proprietaria di almeno tre immobili affittati dalla Sogei e di un quarto dove vive Tremonti.
Scolamiero continua “Verificai che dal 2002 al 2006 Edil Ars aveva lavorato in un regime si sostanziale monopolio con Sogei , aggiudicandosi appalti per oltre 15 milioni di euro. E compresi che a portare in dote i due soci alla vecchia dirigenza della società, il presidente Trevisanato e l’ad Aldo Ricci, fu Marco Milanese”. Il problema che i 15 appalti aggiudicati da Edil Ars con Sogei , più d’uno presenta macroscopiche violazioni di legge. Nel dossier qualcosa era documentato.
Nel 2008 , dopo due audit interni che hanno certificato le irregolarità, cambia il vento. Il centro-destra torna al governo. Milanese torna alle Finanze e in Sogei tornano Trevisanato e Ricci cui poi succederà Bonamico, ostenta grande amicizia c on Proietti. La Edil Ars ottiene la possibilità di tenere segreti i suoi appalti. Scolamiero viene licenziato per una riorganizzazione aziendale. Decide di mettere per scritto quello che sa, ma nessuno lo ascolta. Milanese e Proietti barattano il monopolio Edil Ras negli appalti Sogei con u riscontro tangibile al consigliere politico del Ministro.
A Scolamiero , dopo che Milanese scopre che la Procura di Napoli gli è alle calcagna, viene offerto un lavoro all’Enav. Sembra per farlo stare zitto. L’Enav ha rapporti con Milanese, e Edil Ras si è aggiudicata un suo appalto per 11 milioni e 336 mila euro. Non riesce l’inganno.