Un fantastico via vai è il nuovo film di Leonardo Pieraccioni. Arnaldo Nardi, il suo personaggio, entra in una sorta di macchina del tempo quando, cacciato da casa, va a vivere con degli universitari, e torna per un po’ a quel periodo della sua vita. Un fantastico via vai è nelle nostre sale dal 12 dicembre 2013.
1. L’idea di Un fantastico via vai è nata durante i tanti incontri che Leonardo Pieraccioni ha fatto nelle università italiane per parlare del proprio lavoro. Durante quegli incontri nasceva un bel feeling, tanto che a Pieraccioni sarebbe venuto naturale andare a cena a casa di tutti loro per continuare a chiacchierare. Solo che i ragazzi, avvicinandosi per un autografo, gli davano ovviamente del “lei”…
2. Nel film non può mancare Massimo Ceccherini, vero e proprio attore feticcio di Pieraccioni. In Un fantastico via vai è un investigatore privato alle prese con mille travestimenti. Uno di questi è la finta statua di gesso, come quelle che gli artisti di strada mettono in scena restando immobili per raggranellare un po’ di soldi. Ceccherini si è seduto vestito così, irriconoscibile, vicino al set… e ha raccolto 22 euro!
Pieraccioni e Ceccherini, qui travesito da cespuglio
3. Tra le musiche della colonna sonora (di Gianluca Sibaldi) c’è anche una canzone di Leonardo Pieraccioni, Il sorriso di mia figlia, dedicata alla figlia Martina: il testo è di Pieraccioni e la musica è di Beppe Dati. Pieraccioni scrive canzoni da anni per puro piacere, ma è la prima volta che un suo pezzo appare in un suo film. L’ha anche fatta ascoltare alla figlia. “L’ha ascoltata, poi ha preso il telecomando e mi ha detto: sì, sì, ma ora mettimi i cartoni” racconta Pieraccioni.
4. Tra gli studenti universitari che dividono la casa con Leonardo Pieraccioni, ci sono Chiara Mastalli e Giuseppe Maggio. Sono già stati studenti sul grande schermo: la Mastalli era una liceale in Notte prima degli esami (anche in Tre metri sopra il cielo, Notte prima degli esami oggi e ne I liceali 2 in tv). Giuseppe Maggio è stato uno studente delle medie in Amore 14 di Federico Moccia.
5. Quasi in ogni film di Leonardo Pieraccioni c’è un cameo di Alessandro Calosci, il produttore delle sue pellicole. In alcuni degli ultimi film le sue scene erano state tagliate. “In questo film si è fatto furbo: si è messo in una delle scene con Panariello e, non potendo tagliare lui, è rimasto” racconta Pieraccioni. È il barista del chiosco.
Di Maurizio Ermisino per Oggialcinema.net
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