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Un gioco “ricicloso”

Da Ant0n3l

Un gioco “ricicloso”

Oggi sono allegra. Piove ma non mi interessa. Anche Filippo è contento perché sa che ci aspetta un bel pomeriggio. Primo perché esce in largo anticipo da scuola che deve andare dal dentista per un controllo… Sì,a lui piace andare dal dentista


Lo porto in un centro specializzato per la cura dei denti ai bambini e ci sanno proprio fare. Anzi, se avete bisogno dell’indirizzo non esitate a contattarmi.
Poi, ci aspetta una gita alla “Libreria dei ragazzi” che, se fa il bravo, gliel’ho promesso che un libretto glielo compro.
Ma non è finita! Dobbiamo anche fare un salto in ufficio dalla zia a prendere qualche scatola di cartone che a lei intanto non servono. Perché? Perché la nuova idea di Filippo è quella di “trasferire” un videogioco nella “realtà” utilizzando materiali “riciclosi”. Dice che gli servono tanti scatoloni di cartone, tanti rotoli di cartone della carta igienica e dello Scottex, e tappi di bottiglie di plastica (di questi ne abbiamo quintali). Dice che gli servono anche il fil di ferro e dei cartoncini leggeri per costruire delle sfere (che saranno i pianeti) da appendere, attraverso fili di lana, al soffitto della sua cameretta. Quindi, dobbiamo andare anche al Brico e in merceria a comprare un gomitolo di lana. Matite e pennarelli ci sono.
Dice che è un lavoro molto lungo (che ci vorrà almeno un anno…) e dobbiamo iniziare a recuperare il materiale. In pratica (da quello che ho capito), vuole creare un po’ di “livelli” e “mondi” di un gioco di Mario Bros per poi inventare una storia (che teoricamente dobbiamo scrivere al pc) e fare un video.
L’idea, a me, piace tantissimo e, dato che le previsioni meteo per il weekend sono pessime, ho pensato che, almeno, avremo da fare. L’unica cosa che mi lascia perplessa è che non ho la casa grande e il pensiero di avere in giro scatoloni per chissà quanto tempo non mi esalta. È anche vero però che vederlo entusiasta come questa mattina non ha prezzo.
«Ma davvero poi cerchiamo tutto il materiale?»
«Ti ho detto di sì, guarda che però devi anche studiare storia»
«Sì, sì! Pensavo, mamma, che dovremmo farci aiutare da papà che secondo me i pianeti di carta lui li sa fare, che intanto non devono essere proprio sfere perfette»
«Sì, mi sembra un’ottima idea. Dai, ora a scuola!»
Che dire? Vediamo cosa verrà fuori. Intanto pensiamo a divertirci.

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