Strano notare come sia cambiato il mio rapporto con il semaforo pedonale rosso da quando sono qui in Germania. L’altro giorno stavo tornando a casa dal lavoro e, scesa dal tram, dovevo attraversare una strada. Non ero l’unica a doverlo fare, eravamo in sei o sette.
Il semaforo pedonale era rosso ma non passavano auto. Tutti erano fermi ad aspettare l’omino verde lo stesso, anche se non passava nessuno. Io dentro di me, da persona che ha avuto a che fare con l’attesa ai semafori pedonali di Milano sin da ragazzina e con la frenesia che caratterizza i milanesi, stavo combattendo con la mia forza di volontà per rimanere lì, accanto a tutti gli altri, in attesa che scattasse il verde.
“Vado?! No dai non vado, sono tutti qui fermi non posso farmi riconoscere anche questa volta, poi metti che tra questi c’è un vigile in borghese e mi da la multa (sì perchè in Germania se attraversi con il rosso e sei un pedone puoi essere multato). No no dai sto qui, aspetto con loro”. E fu così che il verde finalmente scattò.