Parte oggi la nuova rubrica "Un libro... a raggi X!!!"Di cosa si tratta?Questa rubrica è stata ideata da me e da Morna (del blog Forgotten pages) e consiste nel leggere entrambe un determinato libro e commentarlo un po' alla volta, come una specie di commento a due voci in cui alternandoci diremo le nostre impressioni sul libro in oggetto.
Torna questa rubrica, dopo più di un anno di assenza. Per questa prima puntata dopo un lungo periodo di inattività abbiamo scelto di passare ai raggi X il libro: "La corsa delle onde" di Maggie Stiefvater e divideremo la rubrica in quattro puntate, commentando circa 16 capitoli alla volta. In questa prima puntata verranno quindi presi in considerazione i capitoli dall'1 al 16.
Vi lascio intanto la scheda del libro:
Titolo: La corsa delle ondeAutrice: Maggie StiefvaterTraduzione: Maria Concetta Scotto di SantilloEditore: Rizzoli
Data di pubblicazione: Settembre 2012
Pagine: 450
Prezzo: 16,50
Sinossi:Succede ogni autunno, sull'isola di Thisby. Dalle gelide acque dell'oceano si spingono a riva i cavalli d'acqua, creature affascinanti e crudeli che gli abitanti catturano per montarli nella Corsa dello Scorpione. Il vincitore guadagnerà fama e denaro, i meno fortunati incontreranno la morte. Ma qualcosa cambia quando alla gara si iscrive Kate Connolly, capelli rossi e tempra di ferro. Kate è determinata a correre con la sua cavalla Dove, sfidando usanze secolari che vogliono solo concorrenti maschi e nessun cavallo ordinario. Certo, non ha molte possibilità contro Scan Kendrick, diciannove anni, il favorito, esperto domatore di cavalli. Nessuno dei due è preparato a ciò che sta per succedere, perché quest'anno la Corsa dello Scorpione non sarà solo questione di gloria e denaro, ma di amore e destino.
Ecco la nostra opinione dei capitoli dall'1 al 16:
MORNA: Dunque, come sempre io partirei spendendo due parole riguardo al look del libro in questione, se sei d'accordo. La cover mi piace, non è tra le mie preferite in assoluto, ma la trovo comunque curata nei particolari e nella scelta sia del font usato per il titolo sia dei colori. Insomma non sembra certo una di quelle orride copertine photoshoppate pure male e tutte sgranate in cui a malapena si distingue l'immagine riprodotta! Ottima a mio avviso anche la qualità della carta e in generale della qualità del romanzo (tra cui annovero anche la traduzione) e il cui unico "difetto" - se proprio vogliamo essere pignole! - è il formato: decisamente un po' troppo ingombrante da portarmi in borsa! :D
SARA: Anche a me la cover piace, la trovo abbastanza particolare, l'immagine del cavallo stilizzato è davvero carina, così come anche il titolo situato al suo interno, l'unica cosa di cui magari avrei fatto a meno è il primo piano del viso della ragazza che mi ricorda troppo altri YA (magari al suo posto avrei preferito qualche altro dettaglio...) e avrei optato per l'immagine del cavallo leggermente più grande e con il titolo più in evidenza, perché così sembra sparire un po'... Il formato certamente non è comodo da trasportare ma personalmente i libri che costano più di 10 euro li vorrei tutti in formato grande, quando fanno pagare tanto un brossurato tascabile mi scoccia, ma per quanto riguarda "La corsa delle onde" dico che come qualità/prezzo sono rimasta soddisfatta. Rimango invece insoddisfatta dell'editing perché in appena un centinaio di pagine ho trovato errori e refusi, avrei gradito una maggiore attenzione nella revisione del testo.
MORNA: Detto questo direi che possiamo passare all'analisi del libro vera e propria senza altri indugi. A tal riguardo, fammi iniziare con un "perché cavolo non l'ho letto prima questo romanzo?!" Sul serio, perché l'ho comprato e l'ho lasciato nella mia libreria a prendere polvere? Ehm, probabilmente perché il mio rapporto di libri letti su libri comprati è di dieci a uno (bookaholic inside!), ma questo non toglie che, cavolo, avrei dovuto leggerlo prima! Decisamente!
Perché sì, se non si fosse ancora capito, sono super soddisfatta di questi primi sedici capitoli! La corsa delle onde mi ha letteralmente stregata, come non mi capitava da un po' di tempo a questa e di ciò non posso che esserne estremamente soddisfatta. In poche parole ho apprezzato praticamente tutto del romanzo, sopratutto le scelte stilistiche operate dalla Stiefvater. In primis devo dire mi è piaciuto tantissimo il suo stile narrativo, l'ho trovato davvero unico, estremamente evocativo nonché tremendamente affascinante: con poche frasi ad effetto, infatti, è riuscita fin dalle prime pagine, a delineare un mondo visivamente molto completo che da subito si è stagliato nitidissimo nel mio cervello. Durante tutti questi primi capitoli ho costantemente avuto davanti agli occhi le immagini che scorrevano tra le righe: dall'ambientazione ai personaggi alle situazioni. Maggie Stiefvater è quindi riuscita a farmi sentire parte di quel mondo, come se lo conoscessi da sempre e da sempre ne facessi parte.
SARA: Ahahaha, certamente per quel che riguarda il mio rapporto libri letti/comprati sono messa peggio di te!!!! Però nel mio caso il libro è stato tanto nella mia wishlist ma sono riuscita ad acquistarlo solo da poco... quindi questa volta è un raro caso in cui non l'ho fatto attendere troppo sullo scaffale (strano ma vero!)
E non mi sono affatto pentita di averne iniziato la lettura: questi primi 16 capitoli (più prologo iniziale) mi hanno molto affascinata, la prima impressione che ho avuto è stata: "Finalmente un romanzo YA diverso dagli altri!" e questa volta non è una frase che si sente spesso dire ma che raramente corrisponde alla verità... questa volta è davvero così. Ho iniziato la lettura completamente ignara della storia che si celava al suo interno (non ho neanche letto la sinossi per non rovinarmi la sorpresa) e sono rimasta del tutto spiazzata. Quando si tratta di YA ci si immagina la classica storia di adolescenti americani, che abitano in una villetta a schiera in un tranquillo paesino in periferia, che vanno a scuola e che hanno i soliti problemi adolescenziali triti e ritriti e bla bla bla bla...
Invece questo libro è tutto, completamente, DIVERSO! L'autrice tratteggia un'ambientazione che come dici tu è estremamente evocativa, degna di una Joanne Harris aggiungerei io, (non so se hai mai letto questa autrice ma se lo hai fatto potrai capire a cosa mi riferisco, e nel caso specifico il libro mi sta ricordando molto - solo ed esclusivamente come ambientazione intendiamoci!- "La spiaggia rubata") e ti da la sensazione di vivere anche tu lì e conoscere quel posto anche se non si può dire che si dilunghi in spiegazioni e descrizioni, ma abilmente, con pochi dettagli, è capace di darti una visione nitida e ricca di fascino.
MORNA: Ho apprezzato inoltre - perlomeno per il momento - l'aura di mistero che circonda la storia. L'autrice infatti non si dilunga in troppi dettagli, lasciando ampie porzioni della vicenda avvolte nell'incertezza: dove si trova quest'isola, ad esempio? Temporalmente parlando, quando è ambientata questa vicenda? Per ora non ci è dato saperlo e questo è assolutamente un altro punto a favore del libro perché questa commistione tra fantasia e realtà rende il tutto ancora più eccitante e misterioso di quanto non sia già, almeno per me :D
SARA: Come infatti accennavo prima, l'autrice non perde troppo tempo a dare spiegazioni, la sua strategia sembra essere quella di dare pochi indizi alla volta, disseminati nel testo qua e là ci sono informazioni che a poco a poco riescono a rendere un'idea precisa di ciò che l'autrice vuole mostrare, ma, appunto, solo ciò che lei vuole appare chiaro, mentre dopo avere letto 16 capitoli sono ancora molte le cose misteriose e per quel che mi riguarda, siccome la storia mi sta piacendo molto come anche l'ambientazione, avrei preferito maggiori dettagli, sia per quanto riguarda la località, che potrebbe anche essere del tutto di fantasia, sia per il tempo in cui è collocata la storia (sembra quasi che sia in un epoca che non ha nulla a che vedere con la nostra, - niente tecnologie ad esempio, ma non si può di certo dire che siamo nell'800 dato che alcune altre comodità sono presenti - forse anche quella non si riferisce ad un epoca precisa ma a un epoca che non esiste?) e, soprattutto, mi sarebbe piaciuto avere anche maggiori dettagli per quel che riguarda gli strani cavalli che popolano i mari. Per quanto riguarda questi ultimi non ho mica capito bene, sono cavalli d'acqua ma possono stare sulla terraferma dove infatti vengono allevati? Sono fisicamente uguali ai cavalli normali (ma come possono strutturalmente stare così tanto nell'acqua senza avere la pelle idrorepellente come i mammiferi acquatici e delle pinne per riuscire a nuotare meglio?) ma al tempo stesso possono avere colorazioni classiche ma anche colorazioni strane tipo rosso o blu? Qui l'autrice sembra contraddirsi un po'... e io avrei tanto TANTO voluto maggiore chiarezza...
MORNA: Ultima postilla positiva per quanto riguarda lo stile la spendo per la scelta della narrazione alternata con i due differenti POV che ho a-d-o-r-a-t-o a dir poco! E qui non posso non dire (anzi gridare e dilungarmi, qualcuno mi fermi please!) quanto io abbia amato i personaggi di questa storia, sopratutto Sean che fin dal prologo (mamma che prologo, da brividi!) ha rubato un pezzetto del mio cuoricino di lettrice! Misterioso, rude, enigmatico, solitario, affascinante, leale, disponibile...devo continuare? Giuro di essermi mangiata tutte le unghie quando i capitoli di questa settimana si sono interrotti sul più bello: l'incontro (finalmente!) tra lui e Puck, sulla spiaggia! Argh!!!! Datemi altre pagine da leggere!!! :D L'autrice, infatti, ha nuovamente fatto centro nella caratterizzazione dei protagonisti, che ho apprezzato molto, moltissimo. Puck e Sean sono diversi, si percepisce il cambiamento quando la narrazione passa da una all'altro, non come quei romanzi in cui non si riesce a distinguere un singolo pensiero tra protagonisti e da chi provenga, entrambi sono interessanti e assolutamente ben delineati.
SARA: Anche io da amante dei romanzi narrati da POV differenti non posso che apprezzare questa scelta narrativa, per altro riuscitissima come hai sottolineato tu! I due personaggi principali li ho trovati entrambi gradevoli e sono quei personaggi che seppur diversi tra loro riescono a far affezionare il lettore allo stesso modo. Essendo dei ragazzi lontani anni luce dai canoni di adolescenti viziati e ricchi che possono avere tutto ciò che vogliono è anche abbastanza facile che riescano ad ispirare maggiore simpatia, non c'è davvero gusto quando leggi quelle storie dove i personaggi hanno TUTTO ma sono lo stesso tanto sfortunati e si piangono addosso.. maddai??? Questo romanzo invece è fatto di problemi reali e gli ostacoli che i protagonisti dovranno affrontare sembrano essere fin da subito realmente gravi e all'apparenza insormontabili. Non a caso quando ho finito di leggere i 16 capitoli sono rimasta in ansia per la situazione disperata di Puck, come farà a cavarsela in una situazione tanto complicata? All'apparenza non vedo davvero alternative, l'autrice cosa avrà in serbo per lei e per Sean??? Non vedo l'ora si scoprirlo, e spero davvero di rimanere piacevolmente colpita dall'evolversi della storia, le mie aspettative sono altissime.
MORNA: Per concludere quindi, in tutta onestà, dopo essermi data un'altra manata per aver atteso così tanto prima di approcciarmi all'autrice (sto già meditando di leggermi Shiver), ora non posso che dirmi entusiasta a dir poco per La corsa delle onde! Assolutamente non vedo l'ora di proseguire nella storia, di sapere come questa storia di mare e sangue continuerà e come si intreccerà alla storia dei due personaggi, ma sopratutto di scoprire che cosa la Stiefvater s'inventerà, perché sono sicura che le sorprese non sono finite!
Per quanto mi riguarda dunque questa prima parte ottiene il massimo delle stelline, con la speranza futura che i prossimi capitoli siano alla medesima altezza!
SARA: Anche io non vedo l'ora di proseguire la lettura e spero tanto di non rimanerne delusa perché le carte in tavola per un romanzo eccellente ci sono tutte. Questi primi 16 capitoli per me hanno un grandissimo potenziale ma non li ho comunque trovati perfetti, soprattutto perché avrei voluto maggiori informazioni. Quindi mi mantengo sulle 4 stelline, disponibilissima ad alzare il voto successivamente se come mi auguro la storia saprà stupirmi e affascinarmi ulteriormente.