"La scuola delle emozioni", edito da Progedit della collana Pedagogie, 128 pagine, alla sua terza ristampa, ripensa la più tradizionale antinomia
logos-eros nell’ottica di una pedagogia delle emozioni che valorizzi queste
ultime in quanto risorse per la formazione e lo sviluppo integrale e integrato
del soggetto per tutto il corso della vita.In particolare, l’autrice Daniela Dato ripercorre e analizza le principali dimensioni e
valenze di una scuola emotiva. Una scuola che, da luogo di mera trasmissione di
saperi, diviene luogo di ben-essere per il bambino, per l’insegnante e per le
famiglie. Una scuola che sappia promuovere, accanto ai saperi disciplinari,
tutte quelle competenze di cittadinanza attiva finalizzate allo sviluppo di una
intelligenza delle emozioni, cuore di ogni comunità democratica, inclusiva e
solidale.
L'autrice Daniela Dato è ricercatrice di Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Foggia. I suoi percorsi di ricerca focalizzano l’attenzione sul ruolo che le emozioni giocano nei processi di apprendimento e nella costruzione del benessere sociale e psicologico nei molteplici luoghi e tempi della formazione. Negli ultimi anni ha approfondito temi legati alla pedagogia del lavoro e dei contesti organizzativi, con particolare attenzione agli “asset” intangibili e all’“employed care”. Tra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo “Prevenire il mobbing. Per una alleanza tra formazione e lavoro” (Bari 2004), “Pedagogia del lavoro intangibile” (Milano 2009) e, con Barbara De Serio e Anna Grazia Lopez, “Dimensioni della cura al femminile” (Bari 2007), “Questioni di potere” (Milano 2007) e “La formazione al femminile” (Bari 2009).




