Uno strano week end questo: iniziato di domenica e finito di lunedì; un week end di trasferta per due eventi enogastromici tanto diversi uno dall’altro, un week end faticoso che mi ha però fatto portare qualcosa a casa e che cerco di condividere con voi.
Un lunedì “di”Identità Golose e, se non fosse che sono arrivata al Mi.Co Milano Congressi con un certo ritardo sulla mia tabella di marcia, imprecando per le indicazioni sbagliate che via via mi davano, arrancando per 3/4 d’ora con il mio trolley sotto una pioggia a vento che mi ha letteralmente inzuppata, direi che questo lunedì “di” Identità Golose è stata una bella esperienza.
Mi sono immersa nel congresso senza di fatto sapere esattamente cosa aspettarmi, prima volta che partecipo a questo evento: il Congresso Internazionale di Chef .
All’inizio sono stata travolta e frastornata dalla massa di gente, una sorpresa enorme essendo lunedì, dall’immensa e variata area espositiva, dalla grande rappresentanza di sponsor e, dulcis in fundo, dal aver dovuto fare la fila per riuscire ad entrare nella sala Auditorium ed entrare nel vivo del congresso.
Tema conduttore di questa edizione dare spazio, far emergere e dipanare le mille e profonde sfaccettature della golosa intelligenza: intelligenza nel proporre al momento giusto il piatto innovativo si, ma equilibrato nei sapori e nel costo, sano, bello da guardare, da mangiare e da digerire; golosa intelligenza si, ma anche una “identità” golosa.
Identità e intelligenza dunque:
Niko Romito affermando che La cucina deve essere silenzio, e noi cuochi dobbiamo fare un passo indietro e far parlare la cucina” ha sfilato 11 piatti lasciando a loro la parola: essenziali e magnifici allo stesso tempo.
Rodrigo Oliveira che, forse perché ho vissuto dal vivo l’animo della cucina sudamericana, ho assaporato in toto la sua cultura semplicemente di lusso con la sua terra e le sue tradizioni.
Massimo Bottura ha infiammato letteralmente la platea per poi ”trascinarci” nei suoi percorsi filosofici, nella sua passionalità, lasciando vivo il concetto di gastronomia come evoluzione, ma in un gioco di squadra.
Ha lasciato spazio a 6 giovani donne che lavorano con lui e che hanno presentato ciascuna il suo piatto.
Identità di pizza e di pane: i carboidrati simbolo della dieta mediterranea visti ed interpretati da Corrado Assenza , l’unico intervento pomeridiano che sono riuscita a seguire – con le sue brioche poco dolci e poco salate ( come piacciono a me i dolci) equilibrate anche dal punto di vista nutrizionale di PierPaolo Pavan.
Passeggiare nell’immensa area espositiva, assaggiando, gustando e degustando dal vino, allo spumante, alla birra mi ha fatto rivivere ciò che il tema di questa decima edizione di Identità Golose ha voluto trasmettere:
La cucina come passione e arte
Anche l’occhio vuole la sua parte: un grande effetto nella semplicità e genuinità degli ingredienti: agnolotti con polenta e ricotta finiti con salame
Il lavoro di squadra: la realizzazione di un piatto tipico Thai: curry verde con pollo; gli ingredienti così decisi nel loro sapore – pasta di curry verde, peperoncino, delle piccolissime melanzane thai – sono perfettamente amalgamate fra loro e bilanciate dall’aggiunta di latte di cocco.
Girovagando gli incontri con gli Chef :
Piccole golosità
Piccole Golosità A Identità Golose 2014
Sapevate dell’esistenza dello zenzero rosso? Io No.
Zenzero rosso
Sono sempre più per il bianco tradizionale che per il rosé ….
Grazie a chi mi ha dato l’opportunità di partecipare, grazie a Candida, Sabrina e Tamara per l’allegra compagnia.
Grazie a Identità Golose ! E…alla prossima… spero
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