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Un lutto 2.0 tra reale e digitale

Da Charlottedi


Riporto il racconto di una cara amica:
Qualche tempo fa è venuta a mancare una signora "Z" che non conoscevo ma che compariva tra i miei contatti di facebook.


Penso di non averla mai vista nè incontrata, non ricordo nemmeno un suo post sulla bacheca, nemmeno quando "l'ho aggiunta". Nulla, fino a  quando la sventurata, muore.
Il profilo della poveretta ovviamente vaga ancora nell'etere, ma non è questo il punto.


Apprendo della sua scomparsa tramite il social network: una miriade di persone ha pensato di omaggiarla con una valanga di "post" e di "tag" alcuni direttamente sulla sua pagina. Non mi piace, ma nell'epoca della doppia vita, reale e digitale, succede.


C'è qualcosa di orribile però, e si chiama "luoghi". Un contatto "X" che io e la defunta abbiamo in comune, ha pensato bene di taggarla al suo stesso funerale. E sulla mia home trovo:


"X è presso la chiesa di Y con Z"

Un po' di sano rispetto per i defunti, no?

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