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Un mammifero disponibile

Creato il 30 gennaio 2011 da Lucas
Com'era stato anticipato da Stampacadabra, Giuliano Ferrara inaugura oggi con un editoriale la sua collaborazione con Il Giornale.È un articolo dove vi si possono leggere tante cose, anche per esempio un subliminale suggerimento al Suo Amore di togliersi dalle palle con garbo e savoir faire, tanto c'è chi garantirà continuità alla sua politica (del cazzo). Politica che, seppur sperimentata pienamente in 8 anni complessivi di governo, contrariamente a quanto pensa Ferrara, secondo me non ha prodotto granché di buono. Soprattutto, come da anni ci raccontano Phastidio, Malvino e altri autorevoli commentatori, tutto è stato il governo Berlusconi fuorché un governo autenticamente liberale, sia sul versante economico che su quello prettamente politico-sociale. Dunque, ci vuole proprio una gran faccia di Riace a scrivere:
Però questo non vuol dire che il giocoliere galante di Arcore sia un caudillo sudamericano nelle mani di una plebe adorante e vociante, uno incapace di formare una classe dirigente se non di plastica. Le rancorose oligarchie di un certo giro mondano puntano su questa rappresentazione della realtà perché, se Berlusconi fosse soltanto un simbolo irrazionale, un idolo, invece che un uomo di Stato un po’ particolare, abbatterlo alla fine sarebbe più facile, specie con l’aiuto delle Procure militanti e dei media d’assalto. Una volta eliminato il simbolo, il nuovo potere ingrasserebbe nella desertificazione della destra italiana. Parlo di una destra riformatrice, antifiscale, antistatalista, popolare e liberale, ché la destra immobilista e illiberale è ben radicata nella foresta pietrificata della sinistra.
Ora, chi se non Berlusconi è il maggior responsabile della desertificazione della destra italiana? Onestamente, i governi Berlusconi quanto sono stati riformatori, antifiscali, antistatali, liberali? Le uniche riforme vere realizzate dal governo sinora son quelle che hanno tutelato in primis il «giocoliere galante di Arcore» (le celebri leggi ad-personam); e poi che io sappia le uniche tasse abrogate da B. sono state la tassa di successione e l'Ici entrambe togliendo i limiti (se non ricordo male, infatti, il centrosinistra aveva fatto qualcosa in proposito, ma emendatemi se sbaglio); e poi ancora, riguardo ad Alitalia proprio un bell'esempio di antistatalismo; infine... liberali sì, cosìPopolari, forse, nel senso che sono attaccati alla gonna vaticana per vanificare le richieste, queste sì liberali, in materia di bioetica, di diritti civili e di laicità dello stato.Dunque, la squadra di governo successiva a Berlusconi che Ferrara suggerisce come può aver credito di riuscire là dove finora ha fallito?
P.S.Scrive Ferrara nel suo p.s.
Scalfari sull’Espresso civetta un po’ con me e poi mi dice che devo provare vergogna. Mi sono sforzato ma non ci riesco, mi spiace. Se però lui o il suo Peppe D’Avanzo volessero farsi una bella chiacchierata in televisione con me, evitando naturalmente postriboli televisivi e fumerie d’oppio, sono disponibile. Vediamo chi arrossisce e, se mi è permessa una innocente guasconata, glielo do io il bunga bunga.
Ecco svelato l'arcano: Ferrara ha accettato di fare l'editorialista del Giornale per far capire anche alla sua nuova platea di estimatori quanto gli manchi andare in televisione. Ma possibile che il suo amato Cav non gli trovi uno spazio di 5 minuti prima del telegiornale? Suvvia, lo si accontenti sennò alla fine s'impermalisce.

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