
Un sordo boato. Tremano i vetri delle fragili finestre di metà del secolo scorso. Gli occhi di Alice Ginevra sono spalancati con la fronte aggrottata e la bocca semiaperta. Le sue spalle si fanno piccole e le sue piccole mani raggiungono il petto come per non farne uscire il cuore, un piccolo salto all'indietro come per compensare il minuscolo spostamento d'aria.Ora i suoi occhi corrono velocemente per la stanza per cercare qualcuno che dia risposta a quello che è, per ora, solo un suo pensiero.Si siede sul divano appoggiandosi ai cuscini, rannicchiandosi leggermente fino a sentirne la consistenza morbida, avvolgente. Il suo peluche Pio, un paperotto cicciottello giallo è lì, di fianco a lei che riposa sullo schienale, ignaro delle necessità di Alice Ginevra, del suo bisogno di essere abbracciata.

“Che cos'è babbo?” il suo pensiero si libera, apre le porte per avere una risposta che la rassicuri. Alice Ginevra sa benissimo che cosa è successo, ma la scena del cartone animato che ha rivisto per l'ennesima volta in TV, le fa interpretare quella parte, quella della bambina paurosa che vuole le coccole, anche se, mi sa che la paura è quella vera ed il suo bisogno di coccole una necessità impellente.“Nulla Amore! Non è nulla, è solo un petardo. Qualcuno lo ha fatto scoppiare...” Alice Ginevra non è convinta della risposta, non è quella che avrebbe voluto sentire, non è quella che quel personaggio rosa riceve dal suo Papà.“Che cos'è Babbo?” Me lo richiede per avere la risposta giusta. “No Dada, non è un tuono, è Natale e qualche bambino si diverte a fare i botti...”“Cos'è otti!” Mi chiede con quello sguardo da furbetta mentre riprende il suo titto di “quicco” (bevanda preparata con il latte e l'aggiunta di quel cioccolato della scatola gialla sponsorizzata da un coniglietto). “Cos'è otti?”. Ed ora come glielo spiego?“Nulla cucciolotta mia, è una cosa che fa bum e basta, non è un temporale...” Le accarezzo la testa e le porgo il suo Pio. “Forza Alice Ginevra che si va a nanen!” La prendo in braccio e le bacio una guancia. “Andiamo a dare la buona notte ad Athena Giada ed alla Mamma che questa notte deve arrivare Babbo Natale a portare tutti i giochi.”Alice Ginevra, penso tra me e me, è ancora troppo piccola per emozionarsi, per non volere andare a letto, per cercare di stare sveglia ad aspettare l'omino paffuto vestito di rosso. Lei mi abbraccia stretto al collo, passiamo nella camera dalla Mamma che sta cercando di far addormentare Athena Giada, un “muah!” sulla guancia, uno sbadiglio e la Pupattola è pronta per andare a conoscere Morfeo e le sue ninfe.Ora tocca a me sedermi, o meglio, sdraiarmi sul divano, in attesa che la Babba Natale si liberi dalla sua Ninna Nanna e che inizi la disposizione dei pacchi che, solo lei sa dove sono e che solo lei sa come vuole disporli sotto l'albero.



Alcuni dei regali che Babbo Natale ha portato alle due principesse



Athena Giada & Babbo

Alice Ginevra con mia sorella

Mia sorella Vanessa Claire insieme al fidanzato coccolano Athena Giada

Da destra Alice Ginevra, mia mamma, Athena Giada e la cuginetta Giulia con in braccio il gatto Yuko


Tutte ad accarezzare Yuko, persino Athena Giada
L'ospitalità romagnola sapevo che era speciale ma non immaginavo così tanto. Una famiglia splendida. Antipasto misto, cappelletti con brodo di cappone, strozzapreti speciali, unici direi per quanto erano buoni. Arrosto succulento e agnello straordinario.Vino, veramente della casa, allevato è il caso di dire,con cura e amore, quasi fosse una persona di famiglia.Marino, il suocero di Niki, il fratello “piccolo” di Sabrina, ha sfoggiato un rosato di Sangiovese fresco e giovane, un Sangiovese in purezza di una magnificenza unica, forte e profumato. Grappe una più buona dell'altra! Peccato non essere riuscito ad assaggiarle tutte, peccato non essere riusciti ad andare a visitare la sua cantina, anche perché dopo la specialità della Edda, la mamma di Sabrina, che ha portato il tanto famoso pandoro con il gelato che Sabrina mi decantava fin dal primo Natale passato assieme, eravamo sazi anche per il giorno dopo.Un pomeriggio leggero, passato in scioltezza tra racconti e ricordi sereni.Una compagnia magnifica, L'Edda, la Mamma di Sabrina, un pozzo di cultura, Vanessa ed il suo moroso Fabio, Rossano, un ragazzo veramente speciale, il fratello “grande”, Valentina la padrona di casa, Niki il secondo padrone di casa, Marino e la Marisa, i suoceri di Niki, Giulia la Cuginetta, il gatto Yuko ed il cane Lapo... ci mancano già tantissimo.
Alice Ginevra, mia sorella Vanessa Claire, Giulia e sullo sfondo mio fratello Ross e Luca

Alice Ginevra si cimenta con i puzzle sotto lo sguardo di mia mamma



Impariamo a scrivere
Alice Ginevra si è fatta scivolare addosso tutta la giornata giocando con i regali del Babbo Natale romagnolo e ridendo serena per tutta la giornata. Peccato che la cuginetta Giulia avesse ancora i postumi dell'influenza che la martoriavano e che quindi non è potuta essere sempre presente e festosa come, a detta dei suoi genitori, è sempre, ma la complicità tra le cuginette è stata comunque da...strappasorrisi. Athena Giada si è lasciata spupazzare dalla nonna e dagli zii. La zietta Vanessa, invece, non ci ha omaggiato della sua splendida voce, di una delle sue bellissime canzoni ma è stata una bellissima sorpresa per la sua solarità e la sua preparazione in campo chimico e farmaceutico, fresca fresca di studi.I tanti flash della digitale non sono riusciti a cogliere tutta la serenità di quell' incantevole pomeriggio.Un Natale che, ne sono, ne siamo più che sicuri, avrà un posto speciale nei nostri cuori.Le luci ed il profumo del mare ci sono lentamente sfuggiti di dosso, si sono appisolati nei nostri ricordi carichi di calore e serenità. Almeno per un giorno intero tutto è stato... praticamente perfetto!
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