L'antipasto per due
Ammetto di essere stata a provare questo ristorante principalmente per due motivi: prima di tutto è molto in voga in questo momento (non è aperto da moltissimo, tutti i più raffinati palati milanesi stanno andando ancora in avanscoperta), quindi ero curiosa di testare e dire la mia, secondo poi è uno dei pochi locali che ha deciso di stare aperto tutto agosto e così ci ho festeggiato il mio compleanno il 14. Ora ho provato Un posto a Milano e la cucina di Nicola Cavallaro, però, di sicuro ci tornerò e vi dico il perché.
Dove si trova: Via Cuccagna 2 – angolo Via Muratori, zona corso Lodi, porta Romana
Tipologia del locale: bar, ristorante
GLI SPAZI: Il ristorante è stato ricavato ristrutturando una storica cascina di Milano, la cascina Cuccagna, quindi l’ambiente è molto curato, ma semplice e molto luminoso, con sedie e tavoli di una volta, pale al soffitto al posto dell’aria condizionata, legno e mattoni a vista (bellissima la stanza del camino, uno dei tre spazi adibiti al ristorante). Davvero bello, accogliente, che quasi non sembra neppure di stare in città. Oltre agli stupendi locali interni, c’è la possibilità di cenare anche nel giardino, molto carino e informale, ma confortevole (se non fosse per le zanzare, ma quelle ormai ci sono ovunque). Io, comunque, ho cenato all’interno, proprio accanto alla cucina a vista e sono stata benissimo.
IL CIBO: Ottimo. Menù piuttosto essenziale – che si trova sempre aggiornato sul bellissimo sito del ristorante con tanto di prezzi – ma con proposte di antipasti, primi, secondi e dolci, molto valide. Io ho scelto gli assaggi misti come antipasto (per due persone, davvero abbondante) con assaggi vegetariani e non, compreso un tagliere di ottimi salumi, e poi ho proseguito la cena con un piatto di bresaola valtellinesa, crescione, salva e salsa al gorgonzola, molto buono il tutto. Anche i rigatoni al ragù che ha preso il mio accompagnatore, fatti con pasta prodotta in loco, erano buoni e gustosi. Abbiamo accompagnato il tutto con una birra bionda artigianale e acqua frizzante.
Il Crumble alle pesche
Per dessert, poi, io ho mangiato una delizia che vorrei potervi spiegare a parole, ma vi consiglio di andare a provare al più presto: Torta croccante alle pesche, detto comunemente Crumble. Credo di poter dire che sia una delle sette meraviglie gastronomiche del mondo, servito con gelato alla vaniglia, da leccarsi davvero i baffi. Tutto ciò che c’è in menù rispetta la stagionalità dei prodotti e c’è grande attenzione alla provenienza delle materie prime, tutte segnalate.
I PREZZI: Assolutamente onesti. Tanto è vero che noi, in due, abbiamo speso 60 euro che per una cena a Milano, in un locale carino e così attento alla qualità, è il minimo che ci si possa attendere considerando che abbiamo mangiato entrambi antipasto, un piatto, dessert e caffè accompagnati da birra, acqua e pane di produzione del ristorante.
ALTRO: Consigliato a tutti. Coppie, perché molto adatto nonostante non sia a lume di candela e i locali ospitino parecchi tavoli in quanto c’è molto spazio fra un tavolo e l’altro e non è affatto chiassoso, e gruppi, seppur non troppo numerosi. Il servizio è cortese ed efficiente, abbastanza rapido, ma tranquillo.