E’ da qualche anno che faccio fatica a tenere questo blog. A me piace cucinare, ma non la ritengo una passione, è una necessita ed un piacere relativo. Ho pensato a chiuderlo, a cosa serve l’ennesimo blog di cucina?
Non ho voglia di scervellarmi a cucinare ricette e poi mangiarmele ed ingrassare. Mi fa male ingrassare porca miseria. Ogni giorno vado a camminare almeno mezz’ora perché l’estate scorsa ho avuto un grave problema di salute alle gambe. Non vi aggiungo altro per non tediarvi. Voglio invece raccontarvi una storia vera ed è la mia.
Ho sempre avuto segretamente delle passioni che ho tenuto nascoste perché avevo un lavoro ufficiale dove dovevo mantenere una reputazione, essere distaccata, sobria e rigida, in seguito alla perdita del lavoro ho visto la mia vita ed aspettative professionali polverizzarsi. Ridimensionarsi attraverso il lavoro manuale, omologarsi era l’unica strada per reinventarsi, spesso però dobbiamo lottare con le nostre resistenze interne che emergono prepotentemente.
Ho altre passioni nella vita e mi dispiace tanto per voi che mi seguite da anni per i ciambelloni o le torte colorate, ma non sono la cucina o fare dolci. A me piace scrivere, rendere edotte le persone che si rifiutano di vedere la realtà. Tanti mi seguono, altri per la fretta sbattono la porta, ma non capiscono che è un errore avere fretta e non leggere, non soffermarsi. Diventate ostaggio di chi intellettualmente riesce a manipolarvi.
Ci sono tanti bravi scrittori oggi che non riescono a pubblicare, perché mai mettermi a scrivere l’ennesimo libro, per provare la stessa frustrazione che ho provato quando ho pubblicato il mio primo lavoro muisicale che ha venduto relativamente poco perché non ho la Sony o la Warner a pomparmi sulle radio?
Fossi scema, un’altra esperienza così devastante, loss money e che fa perdere tempo non la augurerei al mio peggior nemico.
Ho questo blog per raccontarvi storie – gratuito – analizzare con voi la vita di tutti i giorni, compresa la politica e rendervi edotti su come vi fregano ogni giorno, come ve la “imbastiscono”, come la politica vi sta annientando e rendere inermi e senza più voglia di reagire.
Ho passato gli ultimi 25 anni della mia esistenza a lavorare per delle aziende multinazionali dove ho fatto di tutto, prevalentemente nei settori strategici e logistici, sebbene sia passato molto tempo, qualcosa mi è rimasto di quello che ho fatto in passato. Ho tenuto però le cose buone e dimenticato quelle pessime.
La scrittura l’ho utilizzata quando ho prestato la mia opera volontaria nel Movimento 5 stelle. Ero nella comunicazione romana, scrivevo articoli per il blog locale ed i social, oltre ad aver fatto del vero attivismo sul territorio – allora ci credevo – mi sono occupata di tante altre cose all’interno del M5s; quando lo consideravo un partito onesto. Oggi lo considero una azienda di utili di basso livello, dei veri disonesti intellettuali che hanno truffato 9 milioni di italiani.
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