Magazine Informazione regionale

Un Sudtirolo più lontano dagli stereotipi

Creato il 03 marzo 2013 da Gadilu

Per qualcuno il famigerato “porcellum” – ovvero la legge elettorale vigente, formulata nel 2005 dall’allora Ministro per le Riforme Roberto Calderoli – può essere visto anche come un magico albero degli zecchini d’oro. Capita così che, in seguito al complesso meccanismo che regola il premio di maggioranza, la semina di un numero apparentemente non sufficiente di voti alla fine generi una messe insperata di seggi. La notizia storica diventa allora l’arrivo in Parlamento di Florian Kronbichler, primo sudtirolese di lingua tedesca spedito a Roma senza indossare la divisa Svp. E parimenti storica, anche se in questo caso l’alchimia di regole astruse non è stata necessaria, risulta l’elezione di un “italiano”, Francesco Palermo, ritratto sulla copertina dell’attuale numero del settimanale Ff addirittura come emblema del possibile rinnovamento Svp.

Certo, la condizione di strutturale debolezza politica scaturita dalle urne non ci consente di guardare molto in là o di coltivare soverchie speranze. Potrebbe infatti trattarsi solo di una fortunata contingenza ed è lecito porsi la domanda: che spazio avranno le novità portate dal Sudtirolo nella capitale? Faranno in tempo ad essere almeno percepite? Nonostante lo stato di grande confusione vigente e lo spettro di una nuova tornata elettorale a brevissima scadenza rischino di compromettere i risultati raggiunti, per il momento siamo costretti a ragionare sugli spunti di positività che la situazione ci suggerisce, magari mirando a prospettive a noi più prossime.

Più che a Roma – dove il giornalista Kronbichler ha promesso di trasformarsi da voyeur (cioè da semplice osservatore) ad acteur (attore protagonista), e dove il giurista Palermo è sceso con le migliori intenzioni di mettere mano alla riforma dello Statuto di autonomia – è proprio il riflesso sudtirolese di un simile evento, cioè la sottolineatura di un Sudtirolo sfaccettato, complesso, non riducibile agli stereotipi che abbiamo per lungo tempo coltivato anche all’interno dei nostri confini, a rappresentare perciò il maggiore motivo d’interesse. Un’ipotesi di lavoro che evidentemente dovrà essere seguita con particolare attenzione quando, passati i mesi caldi della primavera e dell’estate, torneremo a puntare l’obiettivo sulle elezioni provinciali.

In gioco, come ci è capitato di ripetere spesso, ci sarà la nascita di un’autonomia meno etnica, meno chiusa, meno timorosa del cambiamento, e dunque, per converso, più territoriale, più aperta e più curiosa di sperimentare nuove ipotesi e forme di partecipazione.

Corriere dell’Alto Adige, 1 marzo 2013


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :