Il capo passpartout della primavera, c’è poco da fare, ma è la camicia. Per uomo e per donna, risolve grandi dubbi sulla mise giusta per il momento giusto. Seta, cotone, viscosa, lino, sono alcuni dei tessuti più utilizzati e che vestono meglio; abbinati poi alla giacca giusta, risaltano la figura in maniera sobria ed elegante senza cadere in inutili sfarzi.
L’origine della camicia è molto antica: la forma attuale con i bottoni davanti è una “novità” del XIX sec. perché sino ad allora la camicia si infilava dalla testa. Sino al 1700 infatti, la camicia era utilizzata esclusivamente dall’uomo e faceva parte del suo abbigliamento intimo: quello che era visibile era esclusivamente il colletto ed è per questo che tutt’oggi, togliersi la giacca in presenza di una donna e rimanere in maniche di camicia è ritenuto irriverente.
Sempre fino ai primi del ‘900 la camicia era bianca, a testimonianza dell’agiatezza di chi l’indossava, che non eseguendo lavori manuali, poteva mantenerne il candore. Le righe vennero infatti introdotte molti anni dopo e comunque rappresentarono per diverso tempo l’abbigliamento da lavoro. Peggiore la situazione delle camicie a quadri che davano l’idea di dover nascondere lo sporco… il compromesso si raggiunse quindi con le camicie colorate e colletto e polsini bianchi, rimovibili e lavabili, al fine di non usurare inutilmente la camicia. Il colletto tipico era quello alla coreana, poi soppiantato da quello rovesciabile: gli amanti degli anni ’30 e chi è obbligato a smoking e frac, invece, non abbandonano il primo colletto.
Dalla fine della guerra ad oggi la camicia non ha subito particolari mutazioni se non quella del taschino al posto del panciotto. C’è comunque da dire che gli amanti della camicia classica sono contrari a questa innovazione che richiama a sé oggetti di ogni sorta, modificando il suo assetto aderente e impeccabile. Problema che ovviamente non si pone alla donna che invece può sfruttare bottoni, marsine e spille a volontà per abbellire un capo virtuoso ma anche austero come è la camicia.
Riprendendo certe mode maschili da XVIII secolo, la camicia da donna può vantare fiocchi e plissettature, fusciacche e panciotti a sottolineare le forme da far venire invidia. E poi jabot, fiocchi e maniche a campana, pizzi, macramè e sangallo a segnare un netto divisorio tra uomo e donna, come i bottoni a sinistra per lei e a destra per lui.
Se è pur vero che le mode tornano, quella della camicia possiamo affermare che è una di quelle mode non passa mai.
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