Magazine Basket

Una giornata da NBA

Creato il 04 ottobre 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

gallo-ny-vs-milanoLa NBA sarà quel che sarà, con i suoi difetti, la sua regular season troppo lunga, tante pause e tutto quello che volete, ma vedere dal vivo una partita di una delle trenta franchigie della lega di David Stern è davvero qualcosa di speciale.
Raccontarvi la cronaca del match credo sia superfluo, penso che nessuno dei 12.000 presenti fosse minimamente interessato ai numeri sul tabellone segnapunti, così proverò ad illustrarvi le sensazioni di una serata per certi versi irripetibile.

Il Pre Partita:
Già dalla coda di auto presente all’uscita Assago-Milanofiori si capiva che lo spettacolo sarebbe stato uno di quelli che rimangono impressi nella mente: all’ingresso al Mediolanum Forum i sospetti avuti dal finistrino della macchina sono state confermati! Cornice di pubblico semplicemente fantastica (e dov’è tutta questa gente durante la stagione dell’Armani? Si chiedevano i maligni) per un evento organizzato nei minimi dettagli, proprio in stile David Stern, che controllava il tutto con i suoi occhi, seduto a 5-6 metri dal parquet. Ma non era l’unica personalità NBA di rilievo nel palazzetto: oltre al commissioner, ed alle due vecchie glorie Chris Mullin e John Starks, c’erano il G.M. dei Knicks Donnie Walsh, ed addirittura il proprietario della franchigia Mr. James Dolan, semplicemente uno degli uomini più ricchi degli USA.
Il campo in tanto, in attesa delle squadre, era occupato da bravissimi artisti e ballerini che hanno intrattenuto il pubblico fino all’ingresso degli atleti, i veri protagonisti della serata! Ovviamente applauditissimi gli ospiti (forse più dei giocatori milanesi) soprattutto Amar’e Stoudemire, Danilo Gallinari e coach Mike D’Antoni, idolo assoluto dei fans più attempati.

La partita:
Pronti via Stoudemire va a bersaglio contro Mancinelli, che coraggiosamente da il via ad un improponibile, quanto spettacolare duello personale con l’ex Suns. Gallinari scuote per due volte i ferri del Forum, prima di trovare la retina dalla distanza (5/11 da tre alla fine) e far esplodere il pubblico, venuto più per la festa che per fare il tifo. Il primo quarto non è proprio bellissimo, ma la partita resta in equilibrio, e tanto basta per far trovare la concentrazione ai giocatori dei Knicks, all’apparenza non subito-subito con la testa nella gara.
Il match scorre piacevole con qualche bella giocata sopra il ferro, ed alcune peripezie in ball-handling di Felton da far strabuzzare gli occhi. Come detto in precedenza non mi dilungo troppo sulla cronaca: da segnalare un bengala da 20 metri di Marco Mordente allo scadere del terzo periodo (annullato però dalla terna arbitrale); l’imbarazzante superiorità atletica dei Knicks anche su mostri come Hawkins e Jaaber (e qua c’entra la differenza di preparazione, perchè anche Gallinari e Mozgov sono apparsi dominanti fisicamente); un alley-oop sul tabellone da Tony Douglas per Anthony Randolph; l’incredibile scaltrezza di Mason Rocca che non salta neanche le linee del campo, ma ha mandato a svitare le lampadine anche tre avversi in un colpo solo (9 tiri liberi tentati in 19 minuti).

Sensazioni sull’Armani Jeans:
Veramente una bella squadra! Pur priva di Morris Finley ha saputo sopperire dirottando Mordente e Jaaber in cabina di regia: con una bocca da fuoco in più come il playmaker ex Siena e Rieti saranno un rebus per tutte le difese di SerieA. Pecherov è un signor giocatore, forse si sarebbe meritato qualche chance in più al di là dell’Oceano, ma meglio così, ce lo godremo noi nel nostro campionato; ok, tira e basta, ma fa sempre canestro, ed a quell’altezza è praticamente inarrestabile.
Commenti su Hawkins e Jaaber sono inutili: due potenziali MVP, ma la differenza spesso la farà uno dei giocatori più concreti che siano sbarcati nella nostra penisola negli ultimi anni: Jonas Maciulis! Se trovano la giusta chimica, Milano parte favorita.

stoudemire-vs-milano
Sensazioni sui Knicks:
Mi ripeterò ma voglio ribadire un concetto: vedere Stoudemire dal vivo spiega molte cose (sulla qualità delle star NBA)… ma ti fa anche nascere altre domande (la mamma di questo qua cosa gli ha dato da mangiare?).
Può piacere o meno, vi assicuro però che è una forza della natura e tecnicamente un giocatore validissimo: avere Steve Nash accanto aiutava, ma anche così ragazzi si lascia guarda (il box score dice 32 punti con 9/12 da 2, 1/1 da tre e 11/13 ai liberi).
Gallinari è ormai un leader riconosciuto da tutti, assieme a Stad e Felton guiderà i Knicks durante la prossima stagione.
Rivolutionary Way: è la strada intrapresa dal Baffo D’Antoni! In campo sono scesi dei quintetti futuristici con cinque giocatori ben sopra i 2 metri, compreso il portatore di palla (Randolph, Gallinari, o Chandler), ricalcando un po’ lo stile della Serbia che ha fatto tanto bene negli ultimi mondiali.
Finalmente al Madison giocherà una Squadra con la S maiuscola: ben costruita, con un playmaker, una star, un co-leader, con gente che può dare una mano dalla panchina e soprattutto senza quegli scalzacani che facevano inviperire D’Antoni. Playoff raggiungibili!

(Foto da NBA.com)


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :