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«Una giornata particolare»

Creato il 28 aprile 2014 da Malvino

«Una giornata particolare»

Ieri è stata «una giornata particolare» e con le virgolette alludo al film di Ettore Scola (Italia, 1977), alla Roma del 6 maggio 1938 stracolma di folla festante per la visita di Adolf Hitler, evento storico anche quello. Non si parlava d’altro, proprio com’è accaduto ieri, e anche in quel caso s’ebbe gran spreco di retorica, mastodontico servizio di sicurezza, gerarchi in prima fila, entusiasmo alle stelle. Ieri, come 76 anni fa, non c’erano mura che potessero ovattare l’orecchio alla stentorea cronaca in diretta della solenne buffonata: gli altoparlanti del regime raggiungevano anche chi avesse voluto perdersela. Analogia bislacca, penserà il lettore, ma ieri, da laicista, io mi sentivo nei panni che nel film di Ettore Scola erano indossati da Marcello Mastroianni. Se avete visto il film, rammenterete: in quegli anni il culto della virilità non era meno severo con gli omosessuali di quanto la dittatura lo fosse coi dissidenti politici, e gli uni e gli altri finivano al confino, entrambi marchiati a fuoco come «disfattisti» – da oppositori di un partito che pretendeva la coincidenza con lo stato e con la nazione o da disertori della campagna di incremento demografico, non faceva poi tanta differenza – e Marcello Mastroianni interpretava un nemico della Patria alla vigilia della sua partenza per quella che qualcuno, una settantina d’anni più tardi, avrebbe definito una «villeggiatura», per le sue «tendenze perverse», che già gli erano costate la perdita del lavoro. Analogia davvero bislacca, dunque, convengo. Ma fare della canonizzazione di due papi una celebrazione da dover seguire a tutti i costi, salvo che tapparsi in casa e chiudere ogni canale di comunicazione col mondo esterno, non è da paese totalitario?


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