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Una lite insensata

Creato il 30 marzo 2013 da Caval48 @carlovalentini

UNA LITE INSENSATAForse è l'epilogo della saga che da due anni contrappone Andrea Muccioli a Letizia Moratti, certo è una brutta pagina per la comunità più grande e più famosa d'Europa. "Non è più la comunità di Muccioli", ripetevano negli ultimi tempi la vedova e il figlio del fondatore, e non c'è stato verso di pacificare gli animi. Letizia Moratti, che della comunità si considera quasi una co-fondatrice per avere creduto a suo tempo, contro tutto il suo entourage della Milano-bene ad accezione del marito, nel progetto di Vincenzo Muccioli, fornendo anche quell'aiuto finanziario che ha consentito alla comunità di espandersi su un'intera collina dell'entroterra riminese, ha considerato troppo offensive le affermazioni di Andrea Muccioli e non ha voluto sentire ragioni.

Così la guerra è continuata, la vedova Maria Antonietta Cappelli, se n'è andata (seguendo di qualche tempo il figlio) dalla villa di famiglia, che si trova ai confini della comunità, schierandosi quindi apertamente contro la neogestione morattiana di San Patrignano. Ma il coup de thèatre che farà in qualche modo sobbalzare la comunità è la decisione di vedova e figlio di fare riesumare la salma di Vincenzo, sepolto nel cimitero adiacente la comunità, per portarsela via. Il messaggio è esplicito e riguarda anche l'immagine internazionale della comunità, che non potrà più riferirsi alla figura del suo fondatore diventato negli anni 90 assai popolare anche all'estero per quel suo concetto di comunità auto-organizzata e auto-sostenuta, senza rette, con pochi finanziamenti pubblici e quasi solamente gli introiti dalle proprie attività (dalle ceramiche al vino, dai cani di razza ai mobili) e le elargizioni di privati benefattori. Una piccola città, con tanto di ospedale e scuole al proprio interno. Perciò le spoglie di Vincenzo Muccioli che se ne vanno è un trauma per San Patrignano e forse anche per Letizia Moratti, che non si sarebbe certamente aspettato, quando passava intere giornate a discutere con Vincenzo Muccioli sul che fare contro la tossicodipendenza, che sarebbe finita così. Con questo gesto estremo (e rabbioso) a San Patrignano si ufficializza l'apertura di una nuova pagina su cui è scritto a carattere cubitali il nome di Letizia Moratti, ora sarà a tutti gli effetti la "sua" comunità e chissà che un giorno non porti addirittura il suo nome.

Il bisticcio tra il figlio-successore e l'ex-sindaco benefattrice risale a un paio d'anni fa. Qualche mese di baruffe sottaciute, poi la clamorosa decisione: Andrea se ne va sbattendo la porta e accusandola Morattidi volere fare la madre-padrona, e Letizia Moratti che contraccambia tenendo in tasca il libretto degli assegni perché sorpresa dal passivo accumulato. Ad ogni incontro la falla si amplia. Vincono Letizia e Gian Marco Moratti: al vertice della comunità vanno persone di loro fiducia.

Durissima la reazione di Andrea Muccioli su Facebook: "Sapevo che sarei stato esposto all'ingratitudine, ai tradimenti dei falsi fratelli, all'ipocrisia dei finti amici. Ero pronto a essere usato e anche non capito, nei miei slanci e nel mio aiutare, tutto per i ragazzi e le famiglie che avevo scelto di aiutare. Eppure mi ha sorpreso l'ondata di fango".

In che consiste l'ondata di fango ? Lo spiega la moglie di Andrea, Cristina Fontemaggi: "Contestano tutto a mio marito, ricevute di ristoranti, viaggi, ma soprattutto la ristrutturazione della villa che abbiamo deciso insieme, noi e i Moratti. Casa di proprietà della comunità, ma nella quale dovevamo andare a vivere noi e dove era stato ricavato un appartamento per loro, Letizia e Gianmarco. Ma dopo sette anni di architetti mandati da Milano e di progetti, si accorgono che c'è una crisi economica e troppo sfarzo. Un pretesto per mettere alla porta mio marito".

Di rimando, la madre di Andrea. "Non è più la comunità che ha costruito Vincenzo nel 1978, i Moratti non sono mai venuti da me a spiegarmi il perchè di certe loro scelte. Mi sono fatta l'idea che i figli dei Moratti abbiano avuto un ruolo: la famiglia ha investito tanto in San Patrignano, ma loro non hanno mai amato la comunità, tranne quando c'era Vincenzo. Forse hanno sofferto per il ruolo di Andrea, per l'atteggiamento che i loro genitori hanno sempre avuto nei suoi confronti, forse ne erano in qualche modo gelosi".

Dove sta la verità ? Letizia Moratti non parla.Il divorzio di Andrea Muccioli ? "Lasciamo perdere", dice. Che cos'è per lei Sanpa ? "Mio marito e io abbiamo sempre accompagnato con maggiore impegno i momenti di transizione come quando arrestarono Vincenzo, 36 giorni in carcere, e noi eravamo lì, fissi, e poi quando ci fu il primo processo, per tre mesi, e noi sempre fissi, e il secondo processo, e noi di nuovo. E al momento della sua morte. Non è diverso da quello che abbiamo fatto nella nostra vita. Noi ci siamo sempre stati, qui, a San Patrignano".

Letizia Brichetto Arnaboldi è stata una berlusconiana di ferro: ministro dell'Istruzione, poi presidente Rai e quindi, nel 2006, sindaco di Milano, sconfitta da Giuliano Pisapia nel 2011. Ora ha lasciato il Pdl per il Terzo polo. Sposata con Gianmarco Moratti (dopo il divorzio di quest'ultimo da Lina Sotis), è quindi cognata del presidente dell'Inter, Massimo Moratti.

Gli ospiti sono oltre mille, con un'uscita dalla tossicodipendenza, secondo i dati della comunità, del 72 per cento. L'ex-addetto stampa e figura storica di Sanpa, Carlo Bozzo, quando ha visto che non c'era modo di arginare lo tsunami se n'è andato. Qualcuno tra i nuovi manager, a mezza bocca, dice che ora c'è più collegialità e che nulla va perso dello spirito muccioliniano.
"Spirito muccioliniano ?- si affretta a precisare Andrea Muccioli. - Qui si è trattato di una squallida scalata al potere. I ricconi frustrati hanno deciso di espropriare la comunità con un semplice ricatto: il posto dipende dai nostri soldi, o te ne vai via tu o noi interrompiamo immediatamente i finanziamenti e voi dovete chiudere nel giro di un mese".

In verità il buco aveva proporzioni di tutto rispetto, sembra quasi 15 milioni di euro. Che in gran parte hanno coperto i Moratti. E anche questo va considerato affrontando questa vicenda dal finale incandescente che Maria Antonietta Muccioli chiosa così: "Ho deciso di rompere il patto che avevo fatto con mio marito Vincenzo: la promessa di restare lì qualunque cosa fosse successa. Porto via anche lui, io dico che da Lassù mio marito sta soffrendo".


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